Gli stipendi sono in aumento da gennaio 2026. Una bella notizia per milioni di lavoratori, ma non tutti possono esultare: ecco tutte le ultime novità.
In un periodo di crisi economica e sociale come quello attuale, diventa molto importante un aumento degli stipendi. È un tema cruciale della politica per garantire la stabilità economica e sociale. L’aumento dell’inflazione ha provocato una netta riduzione del potere di acquisto delle famiglie italiane, provocando una serie di disagi sul tenore di vita di ogni persona. Per questo motivo è essenziale ridurre al massimo le disuguaglianze economiche.
Detto ciò, il 2026 porta buone notizie per milioni di lavoratori italiani che si troveranno delle buste paga più “pesanti” rispetto all’anno che sta volgendo al termine. Il governo ha deciso di avviare una stagione inedita per il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione, decidendo di stanziare risorse per il ciclo triennale 2025-2027.
Una mossa che ha come obiettivo quello di garantire una certa continuità contrattale con il triennio 2022-2024 appena concluso. Andiamo a vedere nel dettaglio di quanto aumenteranno gli stipendi statali dal nuovo anno e chi sono i lavoratori che potranno beneficiare di queste novità.
Il primo settore che ha avviato le trattative per l’aumento degli stipendi è stato quello delle Funzioni Centrali (come Agenzie Fiscali, Ministeri, ecc.), un comparto che interessa circa 200mila lavoratori. Questi dipendenti, oltre ai 165 euro lordi ottenuti con il CCNL, avranno 158 euro lordi in più per il nuovo triennio. Queste due tornate di rinnovi porterà un aumento medio di 353 euro lordi al mese.
Gli aumenti più importanti, però, saranno destinati agli oltre 580mila dipendenti della Sanità, compresi infermieri e personale amministrativo. Per i lavoratori di questo settore, vedranno un aumento medio di 356 euro lordi in busta paga dovuti ai due rinnovi contrattuali dei due trienni. Ai 172 euro del primo ciclo, si aggiungeranno altri 184 euro lordi nel secondo.
Della doppia tornata dei rinnovi beneficeranno anche i lavoratori della Scuola e Ricerca, con i docenti della scuola pubblica vedranno un aumento di 293 euro lordi al mese, che derivano dai 150 euro della prima tornata e dai 143 euro per il prossimo contratto. Mentre per quanto riguarda i ricercatori vedranno un incremento notevole, visto che in media ci sarà un aumento di 470 euro lordi mensili.
I tavoli di negoziazione per i lavoratori degli Enti Locali, Sanità, Istruzione e Ricerca partiranno all’inizio del nuovo anno, quel che è certo è che l’obiettivo della politica è chiudere le trattative entro la fine del 2026. Inoltre, ci sono delle buone notizie anche per gli altri comparti del settore pubblico, che potrebbero vedere un aumento in busta paga.
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