Lo smartphone è ormai sempre presente nella vita dei nostri giovani, ma molto spesso non rispondono al telefono. Andiamo a vedere il motivo.
Vedere in strada o a casa un giovane senza uno smartphone in mano è davvero una rarità. Ma un sondaggio del Times sottolinea come, nonostante la presenza fissa del telefonino, per i ragazzi rispondere alle chiamate non è assolutamente frequente.
Il sondaggio, riportato dal Corriere della Sera, rivela come quasi il 70% dei giovani tra i 18 e i 34 anni odiano le conversazioni telefoniche perché portano ansia. I ragazzi intervistati, infatti, hanno evidenziato che la chiamata, se inaspettata, è indice di brutte notizie e per questo motivo preferiscono non rispondere e contattare l’altro interlocutore tramite un messaggio o una nota vocale. In realtà, stando a quanto riferito da un esperto, dietro c’è altro e andiamo a vedere i reali motivi che portano la nuova generazione a non intraprendere una conversazione telefonica.
Nessuna particolare ansia di ricevere una brutta notizia, ma la volontà di evitare il dialogo e rispettare le regole che prevede una conversazione telefonica. A dirlo al Corriere della Sera è lo psicanalista Massimo Ammaniti. In particolare, l’esperto sottolinea che ormai i ragazzi utilizzano lo smartphone per chattare condividere video e contenuti, anche a carattere sessuale.
Tutte forme indirette di comunicazione che sono aumentate con la pandemia. Per questo motivo è fondamentale il dialogo con i genitori per riuscire a superare la cosiddetta fobia del contatto. Un passaggio fondamentale per consentire ai giovani di ritornare a parlare al telefono e non abbandonare questa abitudine.
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