La Bobo Tv di Vieri prende nuova forma: ecco chi arriva al posto di Adani e Cassano

L’ex attaccante dell’Inter che aveva annunciato la rottura con i suoi amici svela finalmente chi saranno i suoi nuovi compagni di viaggio

Si volta pagina una volta per tutte. E per davvero. Christian Vieri dopo aver annunciato la rottura con i suoi “amici” o ex amici come Cassano, Ventola e Adani ha dato il via libera al nuovo format e soprattutto a nuovi personaggi che, spera l’ex attaccante dell’Inter, riescano a diventare nel tempo quello che sono diventati i vari Cassano, Adani e lo stesso Ventola.

I nuovi personaggi  che faranno parte della Bobo Tv sono anche loro ex giocatori e sono il vecchio compagni di squadra dell’Inter Adriano, l’ex attaccante della Juve Nicola Amoruso, l’ex difensore Mark Iuliano e l’ex giocatore del Livorno e fantasista Alino Diamanti. Il primo pppuntamento è previsto per lunedì 13 novembre alle 21. La prima volta della nuova “era” della Bobo Tv, tralasciando quella di lunedì 6 novembre, dove Vieri ha chiesto a volti noti e nuovi come youtuber e content creator, con i quali ha parlato di calcio.

La Bobo Tv riprende lunedì 13 con nuovi volti

Nell’ultima puntata è apparso anche Christian Brocchi amico di Vieri da tanto tempo, ma lui non ha mai voluto partecipare all’esperienza televisiva. Ora tra i nuovi personaggi che verranno coinvolti nella nuova Bobo Tv, Vieri ha chiamato Adriano che ha giocato nell’Inter con lui. E, a proposito di ex compagni, anche Nick Amoruso e Mark Iuliano hanno giocato alla Juventus con Bobo. Infine Alino Diamanti, amico dell’ex bomber, anche lui nato a Prato, e attuale allenatore del Melbourne City Youth.

A loro toccherà l’ingrato compito di non far rimpiangere il trio Cassano Ventola e Adani che tanto aveva fatto bene. Fantantonio da parte sua starebbe pensando di creare con Ventola e Adani un nuovo format sul web, ma su questo discorso c’è il massimo riserbo. Adani, infine, ha fatto una storia su Instagram dove ha detto in maniera misteriosa: “Ma se nessuno sapeva niente, perché bisognava cambiare?“