Parigi 2024, è il giorno di Carini-Khelif: la posizione dell’azzurra

Il giorno tanto atteso è arrivato. La nostra Carini è pronta a salire sul ring contro la Khelif. In Italia c’è preoccupazione per la pugile italiana.

Dopo le polemiche di questi ultimi giorni, è arrivato il momento di salire sul ring. Angela Carini in questa sesta giornata delle Olimpiadi sfiderà l’algerina Khelif in una sfida che avrà puntati gli occhi di tutto il mondo e non solo dell’Italia. L’avversaria dell’azzurra, infatti, è la boxeur che ormai da settimane è al centro di un dibattito per la presenza nel suo corpo dei cromosomi XY, tipici di un maschio.

La conferma di questi cromosomi è arrivato dal test del DNA tanto che l’atleta è stata esclusa da tutte le competizioni di boxe più importanti. Alle Olimpiadi, però, si è deciso di intraprendere una strada diversa. Nei giorni scorsi è arrivato il via libera all’algerina per prendere parte ai Giochi. Una decisione ricca di polemiche e che ha portato un po’ di preoccupazione da parte dei tifosi italiani. Il rischio è quello di uno scontro impari, ma soprattutto c’è il timore per la salute di Angela visto che un pugno sferrato da un maschio è 160 volte più forte di quello di una donna.

La posizione della Carini e quella del Coni

In molti hanno chiesto alla Carini di non salire sul ring in segno di protesta contro la decisione del Cio. Ma l’azzurra non ha nessuna intenzione di mollare e sarà presente in un match che si preannuncia molto complicato. “Non posso che adeguarmi alle regole“, ha detto Angela, riportata dall’Ansa.

Discorso diverso, invece, da parti del Coni. Il comitato italiano nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Cio chiedendo che “i diritti di tutti gli atleti siano conformi alla carta olimpica e ai regolamenti sanitari“. Un chiaro riferimento alla questione gender che ancora oggi resta molto complicata. Da parte dei vertici dello sport mondiale nessuna replica. Ma anche loro, forse, in queste ore sono con il fiato sospeso. Le parole della messicana Brianda Tamara “sono fortunata di essere uscita viva dal ring” preoccupano e la speranza da parte del Comitato olimpico è che non succeda nulla di grave durante questo match.

La polemica politica

La vicenda Khelif sta facendo molto discutere anche nel mondo politico. Il centrodestra si è scagliato in modo duro contro la decisione del Cio criticando la partecipazione dell’algerina alle Olimpiadi. Anche il ministro Abodi si è mostrato non d’accordo con il Comitato olimpico: “Per Angela non sarà garantita l’equa competizione“. Ancora un paio d’ore e poi è tempo di mettersi i guanti e salire sul ring. Questa volta l’azzurra avrà il tifo di quasi tutto il mondo e anche del palazzetto. Un’arma in più per provare a vincere in una sfida dove non parte sicuramente con i favori del pronostico.