Lutto a Hollywood, l’attore si è ucciso. Spike Lee: “Morto un fratello”

Spike Lee ricorda l’attore che ha lavorato in alcuni suoi film di successo e che era noto anche come protagonista di serie televisive.

Un nuovo, improvviso lutto colpisce il mondo dello spettacolo e in particolare quello delle serie televisive, oltre che del cinema: una morte inattesa, ma che lascia tanto rammarico e amaro in bocca per come è avvenuta. Il regista premio Oscar, Spike Lee, tra i più affermati cineasti mondiali, con un curriculum davvero incredibile, lo aveva diretto in tre suoi film, a cavallo tra 2006 e 2013 e lo ricorda con poche e semplici parole: “Riposa in pace. È morto un fratello”.

james ransone con spike lee
Lutto a Hollywood, l’attore si è ucciso. Spike Lee: “Morto un fratello” (foto Instagram) – CityRumors.it

A perdere la vita è stato l’attore di 46 anni, James Ransone, uno dei “maledetti” del cinema internazionale: classe 1979, aveva esordito sul grande schermo nel 2001, con alcune produzioni indipendenti, prima di imbattersi in alcuni tra i maggiori registi di Hollywood. Oltre che con Spike Lee, aveva infatti lavorato con un altro Premio Oscar, Paul Haggis, poi anche con Dito Montiel e più di recente con Andy Muschietti, che lo ha diretto in It – Capitolo II.

Il dramma dell’attore noto per la serie cult The Wire: dagli abusi all’eroina

James Ransone era però noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo di Ziggy Sabotka nella serie cult The Wire, che aveva interpretato per 12 episodi nel 2003. Poche ore fa, la notizia della sua morte si è diffusa sui media americani e sulla stampa specializzata, prima di essere confermata dalla moglie, Jamie McPhee, con cui l’attore aveva due figli, e grazie alla quale l’attore sembrava essere riuscito a fuggire dai suoi fantasmi del passato.

James Ransone in un ruolo iconico
Il dramma dell’attore noto per la serie cult The Wire: dagli abusi all’eroina (screenshot video) – CityRumors.it

Nella vita di James Ransone, infatti, ci sono molti punti oscuri: lui qualche tempo fa aveva denunciato di aver subito in passato degli abusi e nel 2006 – come da egli stesso confidato – aveva avuto a che fare con una forte dipendenza da eroina, che lo aveva portato ad accumulare decine di migliaia di dollari di debiti, prima poi di riuscire a disintossicarsi. Oggi sua moglie sta evidenziando l’importanza del supporto e della consapevolezza sui temi della salute mentale.

Come è morto James Ransone: il dolore di colleghi e pubblico

Secondo quanto ricostruito finora, l’attore originario di Baltimora è stato ritrovato privo di vita nella sua abitazione di Los Angeles e da quello che è successivamente emerso si è scoperto che si sarebbe suicidato, impiccandosi. Come detto, Ransone era uscito allo scoperto e aveva parlato pubblicamente delle difficoltà affrontate nella sua vita e delle ferite del passato, cercando di sensibilizzare su temi spesso taciuti.

James Ransone in un'intervista tv
Come è morto James Ransone: il dolore di colleghi e pubblico (screenshot video) – CityRumors.it

In molti, nel corso del tempo gli sono stati vicini, ma evidentemente i fantasmi di quel passato continuavano ad affacciarsi nella sua vita. Tra coloro che gli hanno reso subito omaggio, oltre alla HBO, la rete che trasmetteva e ha prodotto The Wire, c’è Wendell Pierce, che con lui aveva recitato nella stessa serie e che oggi scrive: “Mi dispiace di non aver potuto essere lì per te, fratello. Riposa in pace”. Attore amato da pubblico e colleghi del suo mondo, dunque, James Ransone, che lascia un grande vuoto.

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