Una donna ha ordinato in un ristorante italiano un’impepata di cozze, che alla fine è costata ben quindicimila euro. La vicenda è finita davanti alla Corte d’Appello
Cosa c’è di peggio che presentarsi in un ristorante, ordinare il proprio piatto preferito e non riuscire a gustarlo? Semplice, doverlo pagare una cifra spropositata. La storia accaduta in Italia e salita agli onori della cronaca, è davvero incredibile. La protagonista, una donna che si trovava in villeggiatura a Rimini, aveva deciso di concedersi un pranzo in un ristorante molto conosciuto e apprezzato per i suoi piatti a base di pesce. Quando ha visto sul menù che uno dei piatti presenti era l’impepata di cozze, non ha avuto esitazioni e l’ha immediatamente ordinato.
Ma quello che poteva terminare con un normale pranzo estivo, con i protagonisti pronti a banchettare allegramente e gustando dei tipici piatti del posto, si è trasformato in una vera e propria battaglia legale: che si è chiusa con un prezzo esorbitante da pagare: ben quindicimila euro. Si, avete capito bene: quell’impepata di cozze è costata ben quindicimila euro.
Un conto salatissimo, pagato dal ristorante
Ma a pagare il salatissimo conto, non è stata la cliente che l’aveva ordinata: bensì il titolare del ristorante. Si è chiusa così una vicenda durata oltre sette anni e che ha visto una lunga diatriba legale: la donna è stata risarcita dal gestore del locale, dopo che, quell’impepata di cozze le aveva causato dei danni permanenti. Il motivo? Semplice: aveva causato la sua caduta e le aveva provocato un brutto taglio sul mento.
Quello che è accaduto nell’estate del 2018 (e che si è concluso solo ora con una sentenza definitiva della Corte D’Appello) è davvero clamoroso. La donna si era seduta ad un tavolo del ristorante e aveva ordinato il suo piatto preferito. Pochi minuti prima, una coppia che si trovava nel tavolo vicino, aveva fatto lo stesso. Ma la cameriera era scivolata mentre si recava al tavolo ed aveva fatto cadere il piatto con le cozze e il loro classico e irresistibile sughetto. La donna, qualche minuto dopo, si era alzata dal tavolo per recarsi alla toilette, ma è scivolata sulla pozza che era rimasta in terra e che non era stata asciugata del tutto. La caduta le ha causato un brutto taglio sul mento. Dopo essersi recata al pronto soccorso per farsi medicare, si è rivolta ad un legale per denunciare quanto accaduto all’interno del ristorante e chiedere un risarcimento.
La sentenza: i motivi che hanno portato alla condanna
In primo grado una giuria non le aveva dato ragione, opponendosi alla richiesta di un risarcimento di circa cinquemila euro. Ma la Corte d’Appello ha ribaltato tutto e le ha concesso (considerando danni, spese mediche e legali) un risarcimento dal valore triplo: ben quindicimila euro. Nella sentenza di condanna si legge che “la circostanza che il liquido oleoso fosse caduto pochi istanti prima dal piatto che la dipendente stava trasportando, come riferito da alcuni testimoni, non integra il caso fortuito, difettando sia il carattere dell’imprevedibilità che quello della inevitabilità, ben potendo agevolmente porvi rimedio anche nel giro di un minuto”.
Il ristorante è stato punito quindi per non aver segnalato in modo chiaro la zona sporca, per non essere riusciti tempestivamente a ripulire l’area e per non averne delimitato i confini. I danni permanenti al mento hanno portato la Corte d’Appello a modificare le sentenze precedentemente prese e a dare ragione alla donna. Che voleva gustarsi una buona impepata di cozze e che ora dovrà invece accontentarsi di un risarcimento record.
