Nella notte tra sabato e domenica, un 19enne è stato colpito al collo da un proiettile esploso dal compagno di sua madre. Cos’è successo
Tra sabato 5 e domenica 6 ottobre, un 19enne residente a Novate Milanese è stato ferito al collo da un proiettile sparatogli contro dal compagno di sua madre, un 45enne albanese che di professione fa il camionista. Tutto è successo nell’abitazione di via XXV aprile a Novate Milanese dove la donna, di 39 anni, vive insieme ai figli: quello di 19 anni ed un altro di 15 anni sono nati da un precedente matrimonio, mentre la terzogenita, una bambina di 6 anni, è nata dalla relazione con il 45enne albanese.
I rapporti tra i due figli più grandi ed il patrigno sono stati sempre difficili e non sono mai mancati litigi, insulti ed incomprensioni, nonché qualche scontro fisico. Mai, però, ci si sarebbe aspettati un epilogo del genere: ecco cos’è successo tra sabato e domenica e, soprattutto, in che condizioni versa ora il 19enne.
Nella notte tra il 5 ed il 6 ottobre, tra il 45enne e la compagna 39enne sarebbe esplosa una discussione violenta, poi culminata in uno schiaffo che l’uomo avrebbe tirato alla donna. Le urla avrebbero svegliato la figlia più piccola ed il figlio 15enne che, per chiedere aiuto, avrebbe poi chiamato anche il 19enne, in quel momento fuori casa ma subito rientrato con due amici. Il figlio maggiore, quindi, si sarebbe scagliato contro il 45enne in difesa della donna ma, a quel punto, l’uomo l’avrebbe rincorso per le scale per poi esplodergli contro un colpo di pistola, tra la clavicola e la gola.
Immediati i soccorsi: il 19enne è stato trasportato al Niguarda di Milano e qui è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. Al momento, le sue condizioni sono stabili e si trova in terapia intensiva: dalle prime informazioni, sembra fuori pericolo.
L’arma che ha ferito il 19enne risulta rubata a Sassuolo, in provincia di Modena, nel 2013 e questo dettaglio non ha fatto altro che aggravare la già delicata posizione del 45enne. L’uomo, infatti, è stato arrestato per tentato omicidio, porto abusivo d’armi da sparo e ricettazione. A condurre le indagini è il pm Paolo Storari che, durante il sopralluogo nell’abitazione di via XXV aprile, ha trovato anche un bossolo compatibile con la pistola ed altre 40 cartucce del medesimo calibro. Durante l’interrogatorio, il 45enne sembra aver ammesso la perdita di controllo e quindi pare aver confessato di aver sbagliato.
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