Autovelox, quando si contesta la multa? Codacons fa chiarezza

Autovelox non omologati, quando si può contestare la multa? In merito a questo argomento il Codacons ha voluto fare chiarezza  

Autovelox non omologati ed è subito ricordo per chiedere l’annullamento delle multe ricevute per eccesso di velocità. Basti pensare che, nell’ultimo periodo, sono stati presentati tantissimi ricorsi. I Comuni sono avvisati dopo che la sentenza della Corte di Cassazione ha deciso di accogliere il ricorso presentato da un automobilista avvocando, affermando che esiste una differenza di omologazione ed approvazione degli stessi autovelox.

Il Codacons fa chiarezza
Autovelox (Ansa Foto) Cityrumors.it

Allo stesso tempo, però, questa sentenza “preoccupa” il Codacons. Ovvero che si rischia di alimentare delle vere e proprie false speranze sui possibili annullamenti di massa. In merito a questa vicenda ne ha parlato direttamente il presidente, Carlo Rienzi. Quest’ultimo ha precisato che la sentenza della Cassazione non porta ad una raffica di ricorsi e all’annullamento delle multe elevate dagli autovelox.

Cosa bisogna fare per presentare ricorso? In merito a questa vicenda ne ha parlato direttamente l’avvocato Dario Giordano ai microfoni dell’agenzia di stampa “Adnkronos“. La prima cosa da fare, in questi, casi, è quella di leggere attentamente il verbale. Nello stesso visionare se esiste una traccia della mera approvazione oppure dell’omologazione del dispositivo. Un qualcosa che serve per capire una cosa: se si è in presenza di un dispositivo valido oppure no.

Autovelox non omologati, cosa bisogna fare se si riceve una multa?

Nel caso in cui l’autovelox dovesse risultare non omologato, come bisogna reagire? In questo caso il cittadino multato può impugnare il verbale o presentarsi dal Giudice o Prefetto. Anche se non è tutto rosa e fiori come sembra visto che bisogna valutare un bel po’ di cose. In primis è che il giudice di pace (pagare contributo unificato) ha dei tempi più stringenti ma offre le garanzie del giudizio ordinario. Mentre il prefetto (ricorso gratuito) ne ha per 60 giorni, anche se si tratta di un procedimento amministrativo.

Il Codacons fa chiarezza
Autovelox (Ansa Foto) Cityrumors.it

Per coloro che hanno già pagato le multe, invece, è troppo tardi e non c’è più nulla da fare. Motivo? Si genere acquiescenza. Nella sentenza la Cassazione ha respinto il ricorso del Comune di Treviso: l’automobilista viaggiava a 97 km orari in una strada con limite a 90. A sanzionarlo un apparecchio Red & Speed-Evo-L2. Per il Tribunale di Treviso l’accertamento non era valido. Su questo Giordano ha voluto fare molta chiarezza.

Queste le sue parole: “La sentenza della Cassazione fa una distinzione tra approvazione e omologazione dell’autovelox. Sono termini che non devono essere confusi. L’approvazione è un procedimento preliminare ma che deve essere finalizzato. Il codice della strada dice che solo i macchinari omologati possono elevare in maniera corretta delle multe. Se è solo approvato e non omologato la multa è stata elevata irregolarmente. Verbali che possono essere contestati“.

Il Codacons, in conclusione, precisa: “La sentenza della Cassazione non porta ad una raffica di ricorsi e all’annullamento delle multe. Da sempre contrari a questo strumento che alimenta le casse comunali, ma il rischio è che la decisione della Cassazione sia interpretata come una bocciatura degli strumenti di rilevazione. Chiediamo ai comuni di fare chiarezza per evitare contenziosi in futuro“.

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