Un bimbo di quattro anni ha mangiato alcuni biscotti che erano stati preparati dallo zio. Ha subito iniziato a manifestare dei segnali di malore. E’ stato trasportato all’ospedale. La Polizia ha arrestato lo zio
Un bambino di quattro anni è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Donato di Arezzo dopo aver mangiato alcuni biscotti che si trovavano nella dispensa dei nonni. Il piccolo, subito dopo aver ingerito il dolce, ha cominciato a sentirsi male, lamentando dolori e mostrando segni di confusione, fino a perdere conoscenza.

I familiari, spaventati, hanno subito allertato i soccorsi: in pochi minuti un’ambulanza del 118 è arrivata nell’abitazione, trasportando d’urgenza il bambino al pronto soccorso. Le sue condizioni, inizialmente molto serie, hanno fatto temere il peggio, ma dopo le prime cure mediche il piccolo è stato dichiarato fuori pericolo.
Cosa c’era dentro i biscotti incriminati
Dopo il ricovero, i medici del reparto di pediatria hanno disposto una serie di esami per capire la causa del malore. Dalle analisi del sangue e delle urine è emersa subito una presenza anomala e molto elevata di sostanze cannabinoidi. A quel punto è stato chiaro che a provocare la crisi non era stato un semplice biscotto, ma un dolce contenente cannabis. La madre del bambino, sconvolta, ha raccontato che il figlio si trovava a casa dei nonni, dove era stato lasciato per qualche ora. Nella dispensa, tra gli altri alimenti, c’era una scatola di biscotti fatti in casa: il piccolo ne avrebbe mangiato uno senza che nessuno se ne accorgesse, scatenando in pochi minuti la reazione che lo ha portato al malore.

La segnalazione dei medici ha fatto immediatamente scattare le indagini della squadra mobile di Arezzo, che ha ascoltato i familiari per ricostruire la vicenda. È stato così che la madre del bambino ha riferito che quei dolci erano stati preparati alcuni giorni prima dallo zio del piccolo, un trentenne residente nella stessa zona, già segnalato in passato come consumatore di droga ma mai denunciato.
La polizia indaga e arresta lo zio: ecco cosa c’era dentro casa
Gli agenti, dopo aver raccolto le testimonianze, hanno deciso di procedere con una perquisizione nell’abitazione dell’uomo. Dietro la casa, in un capanno, è stata scoperta una vera e propria serra artigianale, ma perfettamente attrezzata per la coltivazione di piante di cannabis. All’interno c’erano lampade, ventilatori e fertilizzanti, tutto l’occorrente per la produzione di marijuana. Durante la perquisizione, i poliziotti hanno trovato circa 600 grammi di marijuana già essiccata, pronta per essere utilizzata, e una ventina di biscotti alla cannabis conservati nel freezer, identici a quelli ingeriti dal bambino.

Il trentenne è stato immediatamente accompagnato in questura e arrestato con le accuse di detenzione, coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Il giudizio per direttissima si è svolto oggi presso il tribunale di Arezzo: il giudice ha convalidato l’arresto. Il bimbo resta intanto ricoverato per accertamenti, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.





