astProsegue la lotta contro la mafia in Italia. Un nuovo blitz è stato effettuato nelle prime ore di martedì 9 luglio. Diverse le persone arrestate.
In Italia non si ferma la battaglia contro la mafia dello Stato. Negli ultimi mesi sono state diverse le operazioni messe in campo per smantellare le organizzazioni e l’ultima è stata effettuata proprio all’alba di questo martedì 9 luglio. La Dia, su disposizione della Dda di Roma, ha effettuato un blitz su tutto il territorio nazionale per mettere fine ad un vero e proprio giro di riciclaggio, ma anche estorsioni e usura.
L’operazione ha visto il coinvolgimento anche di alcuni clan molto conosciuti nel nostro Paese come i Mazzarella-D’Amico (Camorra), Mancuso, Mazzaferro e Senese. Ora le indagini proseguiranno per cercare di ricostruire meglio l’accaduto e verificare la posizione delle persone coinvolte in questa inchiesta.
Il blitz antimafia è stato effettuato su tutto il territorio nazionale, ma i fari erano principalmente puntati su Roma e su due associazioni, accusate di operare con metodi mafiosi per ottenere i propri obiettivi. Come riportato dall’Agi, a loro carico troviamo estorsioni, usura, fittizia intestazioni di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche provenienti da illeciti. Senza dimenticare il fatto di aver agevolato alcuni clan camorristici e della ‘Ndrangheta.
Le indagini sono andati avanti per mesi e hanno portato all’iscrizione sul registro degli indagati di 57 persone. 18 di queste sono state arrestate (in manette anche Antonio Nicoletti e Vincenzo Senese, figli dell’ex boss della Magliana Enrico e di Michele Senese). Disposto anche il sequestro preventivo di 3 società per una cifra totale di 131 milioni di euro. Come detto in precedenza, l’inchiesta continuerà nei prossimi giorni per chiarire meglio la posizione degli indagati e capire l’eventuale coinvolgimento di altri individui in una vicenda destinata sicuramente a riservare molte novità in futuro.
La lotta contro la mafia da parte dello Stato continua. Il blitz odierno conferma la volontà di smantellare tutte le associazioni presenti in Italia. Il lavoro, come ormai sappiamo da tempo, è molto lungo per diversi motivi, ma la strada sembra essere quella giusta e in futuro ci attendiamo altre operazioni simili. Il messaggio lanciato è molto chiaro e da parte delle forze dell’ordine non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro.
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