Paura a Castelvetrano, in provincia di Trapani, dove un bambino di sei anni è accidentalmente caduto in una cisterna vuota, prima di essere salvato dai soccorritori
Un bambino di soli sei anni era nel giardino della casa dei nonni quando ha visto una botola socchiusa e ha pensato di spostare la copertura precaria di quello che era un pozzo per il recupero dell’acqua, cadendo però accidentalmente dentro. Immediatamente la nonna si è resa conto di quello che era accaduto e ha chiamato subito i soccorsi che sono intervenuti cercando di recuperare il piccolo.
Un banale incidente che si stava trasformando in una grande tragedia. Come quella di Alfredino Rampi che si verificò il 13 giugno 1981 a Vermicino, vicino a Roma. Alfredino, all’epoca un bambino di sei anni, cadde in un pozzo artesiano e morì dopo quasi tre giorni di tentativi di salvataggio. L’incidente suscitò un’enorme attenzione mediatica e commozione in tutta Italia, segnando un momento tragico nella storia del paese.
Una giornata dai nonni che stava per trasformarsi in una immane tragedia, quella accaduta a Castelvetrano in provincia di Trapani ieri pomeriggio. Un bambino di 6 anni e mezzo infatti, durante una visita all’abitazione della nonna, è caduto in una cisterna vuota, ma fortunatamente è stato subito soccorso dai vigili del fuoco che hanno condotto un non facile intervento di recupero all’interno del pozzo profondo circa cinque metri, riportando in superficie il piccolo sano e salvo.
Secondo le prime ricostruzioni, il bambino avrebbe spostato la copertura precaria della cisterna, profonda circa cinque metri, e dopo essersi sporto per vedere cosa ci fosse all’interno è scivolato precipitando nel pozzo.
Fortunatamente i parenti del bambino si sono subito accorti di quanto era accaduto e hanno avvertito i vigili del fuoco di Castelvetrano che sono arrivati immediatamente sul posto insieme ai carabinieri della locale stazione e il personale del 118. La squadra di soccorso si è subito calata all’interno della cisterna riuscendo così a imbragare il piccolo per poi riuscire a riportarlo in superficie mettendolo così in salvo. Il piccolo sta bene anche se è stato trasportato per effettuare dei controlli nel più vicino ospedale.
Un incidente che ha riportato alla mente quello occorso al piccolo Alfredino Rampi nel 1981 alle porte di Roma che invece, dopo tre giorni di disperati interventi da parte dei soccorsi, non si era riuscito a trarre in salvo. L’ennesimo incidente domestico che dovrebbe far riflettere sulla maggiore attenzione che bisogna sempre avere nella sicurezza di dove lasciamo muovere i bambini, giardini o cortili dove possono essere presenti botole, tombini o aperture che rischiano di trasformarsi in pericolosissime trappole.
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