Una lite per motivi religiosi scatena il caos su un aereo. La polizia interviene all’atterraggio per sedare la rissa scoppiata tra i passeggeri
Momenti di autentica follia a bordo di un aereo. Domenica sera, un volo decollato da Tel Aviv e diretto a Bucarest è stato teatro di uno scandalo inaudito. A poche migliaia di metri di altitudine, una lite furibonda è scoppiata tra i passeggeri per motivi religiosi.
L’equipaggio, in preda al panico, ha richiesto l’intervento immediato delle autorità. Questo ha costretto la polizia di frontiera a salire a bordo non appena il velivolo ha toccato terra. L’episodio ha coinvolto circa 25-30 cittadini israeliani di diverse fedi. Un evento che ha sollevato un’ondata di indignazione e ha acceso i riflettori su una tensione che ha superato ogni confine.
La quiete del volo è stata spezzata all’improvviso. Secondo le prime ricostruzioni, il conflitto è scoppiato quando alcuni passeggeri hanno iniziato a pregare. Un gesto di fede che, però, ha scatenato l’ira di altri. Così, la cabina si è trasformata in un campo di battaglia. I toni si sono subito fatti accesi, le urla hanno riempito l’aereo e la situazione è degenerata in una rissa.
Le decine di passeggeri non coinvolti hanno assistito inermi a un’escalation di violenza e tensione. L’equipaggio ha faticato a riportare la calma. La paura è stata palpabile. La consapevolezza di trovarsi a migliaia di metri di quota, poi, ha reso l’esperienza ancora più terrificante.
L’intervento dell’equipaggio e delle autorità
L’equipaggio, impotente di fronte a una situazione del genere, ha preso l’unica decisione possibile. Ha contattato la torre di controllo di Bucarest e richiesto la presenza della polizia di frontiera all’atterraggio. Un protocollo di emergenza che ha trasformato l’arrivo nella capitale rumena in un’operazione di polizia.
L’aereo è atterrato all’aeroporto Henri Coanda di Bucarest all’una di notte. Ad attenderlo non c’era solo il personale di terra, ma anche una squadra della polizia di frontiera. Gli agenti sono saliti a bordo e hanno identificato sette persone.
Per loro sono arrivate multe con una sanzione di 4.000 lei (circa 790 euro) ciascuna per disturbo dell’ordine pubblico. Nonostante la gravità della situazione, non sono stati segnalati feriti. Per fortuna non è stato necessario l’intervento di un’ambulanza.
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La vicenda, però, non si chiude qui. È stata aperta un’indagine penale per chiarire le circostanze esatte dell’incidente. Le sette persone identificate saranno interrogate nei prossimi giorni. La speranza delle autorità è di far luce su un episodio che ha del paradossale. Una situazione che mostra come le tensioni religiose possano scoppiare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Sì, anche in un luogo dove la sicurezza dovrebbe essere la priorità assoluta.
