Cibi e bevande avvelenati serviti ai bambini per mesi: il motivo è agghiacciante

Da settimane portava a tavola cibi e bevande avvelenati. Davanti alla Polizia ha spiegato il motivo, lasciando tutti senza parole

La prima volta che i bambini, dopo aver mangiato la minestra, avevano detto alla mamma che sentivano un saporaccio, nessuno aveva realmente capito cosa stesse accadendo. I genitori avevano pensato ad un capriccio: alla richiesta di non mangiare quella pietanza per un cibo diverso. A distanza di qualche settimana, quel particolare sapore era stato riscontrato non solo nei cibi, ma in alcune bevande: bottiglie di vino, di acqua minerale, succhi di frutta. E ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava, erano stati diversi componenti della famiglia.

La mamma ha iniziato ad insospettirsi, ed ha fatto analizzare i cibi presenti in casa, arrivando ad una terribile verità: erano tutti stati avvelenati. Quel sapore chimico, che ricordava una medicina, era in realtà un veleno, che la domestica stava somministrando lentamente ai due genitori e ai tre figli. L’obiettivo era chiaro: avvelenarli tutti.

La vicenda è accaduta a Parigi: a finire in manette è stata una donna di quarantadue anni, che si prendeva cura dei ragazzi e della casa. La tata aveva studiato un  piano diabolico, sul quale gli inquirenti hanno pochi dubbi: pur non avendo materialmente confessato, la polizia ha strappato alla donna una battuta, che è servita loro per ricostruire cosa fosse accaduto in quelle settimane nell’abitazione. Ed il vero motivo che aveva spinto la collaboratrice domestica a macchiarsi di questo gesto

Bevande e cibi avvelenati servite ai bambini e ai genitori: il movente è terribile

Dall’ interrogatorio è infatti emerso un movente inquietante. L’incidente è avvenuto nel gennaio 2024 in una periferia parigina. Secondo Le Parisien, l’incubo è iniziato quando un bambino ha iniziato a notare  uno strano sapore chimico nel cibo e nelle bevande preparate dalla domestica. I bambini lamentavano anche mal di stomaco dopo i pasti. A distanza di giorni, quel sapore era stato riscontrato anche dai genitori. La tata, una donna algerina di 42 anni, lavorava per la famiglia, i cui figli avevano 2, 5 e 7 anni, da ottobre. Quando la famiglia si è insospettita e ha chiamato la polizia, le analisi hanno rivelato che del liquido detergente era stato aggiunto a bottiglie di vino, whisky, succhi di frutta e ai sughi che accompagnavano alcun e pietanze: come la pasta servita a tavola. 

Era stato anche manomesso uno struccante che aveva provocato ustioni agli occhi della mamma. Ma cosa ha spinto la tata a comportarsi così? Perchè avrebbe tentato di avvelenare tutto il nucleo familiare per il quale lavorava? Nel corso dell’interrogatorio sarebbe emersa la terribile verità. Il movente non sarebbe da ricercare in ambito lavorativo; e neanche nei rapporti intercorsi tra la famiglia e la donna. Si tratterebbe invece di un motivo strettamente religioso. La famiglia era di origine ebraica. “Non avrei mai dovuto lavorare per una donna ebrea”, avrebbe dichiarato davanti alla polizia. Un gesto clamoroso, successivo alle manifestazioni contro Israele dei mesi scorsi. La donna ha negato di aver tentato di uccidere i bambini. Ma le autorità francesi stanno prendendo i fatti molto seriamente. È stata accusata di tentato omicidio, con l’aggravante della natura antisemita. Comparirà in tribunale a Nanterre (Parigi) la prossima settimana.