Dopo mesi di discussioni e modifiche al nuovo testo, oggi entra in vigore il nuovo Codice della strada fortemente voluto dal Ministro Matteo Salvini
Le norme all’interno del Codice della Strada sono sempre in continuo mutamento e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha fortemente voluto alcune modifiche per mettere un ulteriore freno ai tanti incidenti che si verificano quotidianamente sulle strade delle città italiane. Modifiche necessarie per adeguare le regole ai nuovi mezzi di locomozione, ai nuovi apparati tecnologici a disposizione e alle velocità più elevate consentite dalle moderne autovetture.
Dopo l’approvazione di Camera e Senato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le nuove regole diventano legge ed entrano in vigore. Stretta per chi guida con il cellulare o viene trovato ubriaco e drogato al volante e per chi abbandona gli animali in strada. Finalmente regolamentati anche monopattini con l’introduzione dell’obbligo di targa, casco e assicurazione. Sale poi la cilindrata delle auto che potranno guidare i neopatentati, ma il limite durerà tre anni. Importanti modifiche anche in caso di multa all’autovelox.
Tante nuove regole
Da oggi mettersi al volante richiede ancora più attenzione. Entrano infatti definitivamente in vigore le modifiche approvate al testo che regolamenta il Nuovo Codice della strada, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, fin dal suo insediamento. In particolare inizierà una nuova stagione di attenzione e pesanti conseguenze per chi fa uso di alcol e stupefacenti, ma anche per chi usa il telefonino mentre guida, abbandona un animale in strada o supera i limiti di velocità anche all’interno delle città. In più cambieranno le norme che regolano i primi anni alla guida dei neopatentati e quelle sull’utilizzo dei monopattini che oramai circolano senza regole e sprezzanti di qualsiasi pericolo tra le macchine in tutte le strade delle città italiane.
Una delle sanzioni più pesanti è quella prevista per chi guida con lo smartphone, che andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000. Viene inserita anche la sospensione automatica di una settimana se si viene sorpresi col telefono al volante e sulla patente si hanno almeno 10 punti in meno. Se i punti sono più bassi, la sospensione diventa automaticamente di 15 giorni. In caso di recidiva la multa lievita fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. Insomma un giro di vite forte su una delle abitudini più pericolose e assurde, visti anche tutti i dispositivi che hanno a disposizione gli italiani al volante, oramai presenti su tutti i modelli di auto.
Guida sotto effetto di droga e alcol
Anche per quando riguarda la guida in stato di ebbrezza o sotto gli effetti di stupefacenti il nuovo codice introduce pene molto più severe. Da oggi infatti tolleranza zero ad esempio per chi guida in stato di ebbrezza. Infatti se si viene trovati al volante con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, si ha una sanzione tra 573 e 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico supera gli 1,5 grammi per litro, allora si incorre con quello che viene chiamato l’arresto della patente, da uno a due anni di sospensione oltre alla sanzione pecuniaria. Ma si aggravano anche le sanzioni se “beccati” sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Basterà infatti la positività al test per far scattare il ritiro immediato della patente e la successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni. Non sarà neanche più necessario dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica.
Il nuovo testo poi prova a sistemare la deregulation in atto da sempre sull’utilizzo dei monopattini. Innanzitutto dovranno essere dotati di indicatori luminosi di direzione e frenata, ma soprattutto dovranno essere minuti di targa e di assicurazione, inoltre i conducenti avranno l’obbligo del casco. Il monopattino potrà circolare soltanto su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h, dunque non su ciclabili o aree pedonali. La riforma interviene anche sulle limitazioni per i neopatentati, estendendo il periodo di restrizioni da uno a tre anni. Per i primi tre anni dal conseguimento della patente B, non sarà possibile guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW/t. Per le autovetture (categoria M1), sarà applicato un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW.