La storica vittoria del Paris Saint Germain nella finale di Monaco di Baviera contro l’Inter ha provocato un’ ondata di violenza a Parigi e in altre città della Francia
Si è trasformata in tragedia e in una notte di pura violenza quella che doveva essere soltanto la festa dei tifosi francesi dopo la vittoria del PSG di Luis Enrique nella finale della Champions contro l’Inter a Monaco di Baviera. Il bilancio è da bollettino di guerra con almeno due persone morte e 559 arrestate in una notte di scontri e violenze. Le vittime accertate sono una donna, rimasta uccisa a Parigi mentre viaggiava su uno scooter travolto da un’auto durante i festeggiamenti, e un giovane di 17 anni, a Dax, un piccolo comune nel sud-ovest del Paese, che è stato accoltellato per cause ancora sconosciute in una fan zone al termine del match.

ll Paris Saint Germain ha fatto la storia. Una squadra nata soltanto nel 1970 e che nel 2011, dopo anni di anonimato, fu comprata dall’emiro del Qatar. Dopo la finale persa nel 2020 contro il Bayern Monaco, ieri sera proprio nello stadio di casa dei bavaresi sale sul trono d’Europa al termine di una finale perfetta giocata contro l’Inter di Simone Inzaghi. Un 5-0 senza attenuanti che è risultato essere lo scarto più grande mai registrato in una finale di Champions League.
Notte di festa trasformata in guerriglia
Al fischio finale dell’arbitro Kovacs si è potuta liberare tutta la gioia dei protagonisti in campo di uno storico trionfo che si era appena consumato sul terreno di gioco dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera, dove al termine di una partita praticamente perfetta, il Paris Saint Germain ha letteralmente umiliato l’Inter di Simone Inzaghi, in una finale di Champions League che mai aveva fatto registrare un divario così grande.

E mentre Luis Enrique e i suoi giocatori erano pronti ad alzare al cielo per la prima volta la coppa dalle grandi orecchie, a Parigi e nel resto della Francia esplodevano i festeggiamenti che però ben presto si sono trasformati in guerriglia e che hanno impegnato le forze dell’ordine fino a notte inoltrata. Mentre la Tour Eiffel continuava a brillare nella notte parigina come a ogni gol realizzato dalla squadra in campo, le devastazioni e gli scontri dei teppisti con le forze dell’ordine mettevano a ferro e fuoco soprattutto gli Champs Elysées, l’iconico viale della Ville Lumiere, dove confluisce sempre la gente per festeggiare un trionfo calcistico.
Arresti, feriti e purtroppo anche due morti
Cori festanti di migliaia di tifosi scesi subito in strada per festeggiare un trionfo epocale e fuochi d’artificio preparati in caso di vittoria esplodevano in cielo, ma ciò che doveva essere l’apoteosi del trionfo sportivo si è presto mutato in una notte di caos, con scontri, vandalismi e tragedie che hanno offuscato i festeggiamenti per la vittoria nella Champions League. Purtroppo non è la prima volta che delle celebrazioni sportive degenerano in Francia, ma quello che è accaduta stanotte è andato davvero oltre. Soltanto nella Capitale gli scontri tra teppisti e forze dell’ordine hanno portato a 427 fermi, decine di auto date alle fiamme e negozi saccheggiati da veri e propri atti di puro vandalismo.

La polizia, già schierata in massa per prevenire eccessi, ha dovuto ricorrere ai lacrimogeni per disperdere i gruppi più violenti, che hanno approfittato del clima di euforia per scatenare disordini. Una donna è rimasta uccisa in sella al suo scooter travolta da un’ auto in corsa. Una seconda persona è deceduta a Dax, un piccolo comune nel sud-ovest del Paese, quando un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato a morte in una fan zone allestita per l’occasione per motivi ancora sconosciuti. Gli arresti effettuati dalla polizia arrivano a quasi 600 persone in tutta la Francia, da Grenoble a Nantes, tra scontri, auto o autobus date alle fiamme, e violenze diffuse. Un finale assurdo per una vittoria epica.