Fu cacciato dal locale per la sua invalidità, clamorosa la decisione del giudice

Dopo diverso tempo e dopo che la sua storia aveva fatto il giro d’Italia, è arrivata una sentenza che potrebbe fare rumore

Una storia che ha fatto arrabbiare e inorridire non poco. E’ quella di Tommaso Bonaccorsi e della sua famiglia mandati via da un ristorante perché, secondo i padroni del locale, la presenza di Tommaso, un ragazzo invalido, disturbava la serenità dei clienti. Una vicenda vergognosa e idegna.

Tommaso Bonaccorsi mentre passeggia in strada
Fu cacciato dal locale per la sua invalidità, clamorosa la decisione del giudice (Facebook Cecilia Bonaccorsi Cityrumors.it)

Era il 2023, marzo per l’esattezza, e mentre la famiglia Bonaccorsi era tranquilla come sempre all’hotel a 4 stelle Colbricon, in provincia di Trento, uno dei gestori dell’hotel si è avvicinato al tavolo dove erano la mamma Cecilia, il padre e Tommaso per chiedere la cortesia di spostarsi perché l’invalidità di Tommaso infastidiva e non faceva stare tranquilli gli altri clienti dell’albergo. Apriti cielo.

Da lì è seguita una discussione non tanto verbale quanto e soprattutto legale perché la famiglia di Tommaso non ha voluto far passare nessun concetto che era venuto fuori in quel momento quando uno dei gestori dell’albergo si è avvicinato a loro per chiedere di andare in una sala interna dove c’erano vetri che oscurati e adombrati in modo tale che nessuno potesse vedere. Uno squallore. Tommaso, 24enne è affetto dalla malattia di Norrie, una sindrome ereditaria che porta a cecità e ritardo mentale.

L’albergo condannati a un corso di bon ton

E’ la stessa Cecilia, mamma di Tommaso, che non ha lasciato assolutamente correre quel che era successo: “Avevamo fatto causa chiedendo simbolicamente un euro e la pubblicazione della sentenza. Non ci interessava il denaro ma l’educazione, che si facesse un corso riabilitativo verso un simile comportamento“.

All’epoca Cecilia e il padre del giovane, Remo Pimpinelli, che avevano perfino mandato all’hotel una mail preventiva per avvertire della loro particolare situazione, avevano deciso di tornare a casa senza attendere la fine della settimana. “Non è piacevole restare dove non si è graditi. Vacanze rovinate e tanto ma tanto amaro in bocca”. A due anni di distanza l’episodio, finito poi davanti al giudice, ha portato a un accordo fra le parti e a una sentenza più riparativa che punitiva.

Tommaso e Cecilia Bonaccorsi mentre sono felici
L’albergo condannati a un corso di bon ton (Facebook Cityrumors.it)

Cecilia Bonaccorsi ci ha tenuto a spiegare a Il Dolomiti che l’interesse era quello di far capire che comportarsi bene migliora tutti; da lì la decisione di proporre una formazione presso l’associazione HandiCrea sulla conoscenza dei vari tipi di disabilità, le possibili esigenze dei clienti e, soprattutto, il tipo di approccio da tenere in base alla situazione.

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