Il cimitero degli orrori: scoperti esperimenti shock sui cadaveri

Famiglie sotto shock dopo l’incredibile scoperta: all’interno di un cimitero sono stati effettuati degli esperimenti sui cadaveri che erano stati precedentemente tumulati. Ecco di cosa si tratta

Per le famiglie che si sono trovate ad affrontare lutti improvvisi o dolorosi, andare a salutare i propri familiari al cimitero rappresenta un piccolo motivo di conforto. L’occasione per una preghiera, un saluto, la possibilità di portare un fiore o di fermarsi a ricordare la persona scomparsa. Venire a conoscenza che, sul corpo di un proprio familiare sono stati effettuati degli esperimenti, è un’esperienza decisamente poco piacevole. E che ha portato a reazioni.

Esperimenti shock cimitero
Il cimitero degli orrori: scoperti esperimenti shock sui cadaveri – cityrumors.it –

Un gruppo di famiglie ha scoperto che, all’interno di un cimitero sono stati effettuati dei test sui corpi che erano stati precedentemente sotterrati. Operazioni che non erano state pubblicizzate e del tutto fuori luogo. “Non ne sapevamo nulla”, hanno ribadito numerosi familiari. Parole accompagnate dallo sdegno del sindaco del luogo protagonista, che ha definito i fatti “particolarmente dolorosi” e “inaccettabili”, specificando che le misure adottate “non avrebbero mai dovuto avvenire senza il consenso dei familiari”.

Esperimenti sui cadaveri tumulati: la rabbia delle famiglie

Ma cosa è successo in questo cimitero? Perchè sono stati effettuati dei test su alcuni cadaveri che erano stati precedentemente tumulati? Facciamo un passo indietro: tutto è accaduto in Olanda, in un cimitero di Essenhof. I responsabili della struttura comunale hanno svolto delle operazioni sui cadaveri presenti in circa trenta casse, contenute in cripte sotterranee e ossari (i cosiddetti “grafkelder”). Aperte senza il consenso dei familiari.

Cimitero
Esperimenti sui cadaveri tumulati: la rabbia delle famiglie – cityrumors.it

Operazioni che, secondo i responsabili del cimitero si erano rese necessarie dopo aver verificato che, in molte cripte i corpi non si decomponevano. A causa della scarsa ventilazione, questo processo risultava rallentato o addirittura inesistente. Le cripte erano organizzate in modo da poter contenere fino a quattro bare sovrapposte: in questo modo la struttura studiata finiva per ostacolare l’ingresso dell’ossigeno: un elemento necessario per la decomposizione dei corpi. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, che hanno scoperto cosa accadeva nel cimitero, i primi interventi (effettuati in gran segreto) sarebbero stati effettuati nel 2013, quando venne aperto un primo “keldergraf” per verificare lo stato delle salme. Tutto questo senza la minima autorizzazione dei familiari.

A distanza di sei mesi, la stessa cripta venne riaperta per verificare la situazione: anche in quell’occasione non ci fu nessuna comunicazione o richiesta di autorizzazione. Ma ben più grave è quello che è accaduti due anni dopo, quando venne arbitrariamente deciso di effettuare degli esperimenti sui cadaveri per testare le reazioni a differenti metodi studiati per accelerare la decomposizione. Le bare vennero separate in tre gruppi: al primo si decise di somministrare una “soluzione microbiologica” (un composto di liquido e polvere), al secondo si migliorò la ventilazione generale, mentre il terzo rimase come gruppo di controllo. Le tombe furono aperte quattro volte, nel periodo tra aprile 2015 e ottobre 2016, per verificare i risultati dei trattamenti. Ad essere coinvolte nell’esperimento furono le salme seppellite nel 2007 e per le quali i diritti di sepoltura non erano ancora scaduti.

I test al cimitero, i problemi di salute e la scelta di non indagare nessuno

Si è poi scoperto che nel mese di settembre del 2020 rpiù di una ventina di corpi non completamente decomposti furono spostati — senza informare i familiari — da un altro cimitero (Zuidendijk) verso Essenhof, invece di essere collocati in una tomba collettiva come previsto.  L’esperimento, oltre ad aver scandalizzato l’opinione pubblica e fatto infuriare i familiari delle persone decedute e tumulate all’interno del cimitero, ha anche portato a gravi problemi di salute per i lavoratori che erano stati scelti per effettuare i vari test.

Cimiteri con croci
I test al cimitero, i problemi di salute e la scelta di non indagare nessuno – cityrumors.it

Le tombe sotterranee presentavano infatti condizioni molto pericolose: livelli di ossigeno scarsi (in alcune tombe al di sotto del sette per cento), assenza di ventilazione e presenza di gas tossico (come l’idrogeno solforato). Molti componenti del personale lamentarono malori diffusi dopo gli interventi nelle cripte. Tutta la documentazione è stata presentata in tribunale: al momento non risulta nessuna iscrizione sul registro degli indagati. Ma le autorità competenti stanno portando avanti le indagini.

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