Una notizia tragica: il giovane calciatore è rimasto vittima di un agguato: la dinamica del raid omicida lascia tutti senza parole
Una tragica notizia scuote il mondo del calcio. Un giovane attaccante di 23 anni, è rimasto vittima di un agguato mentre si trovava a Napoli. La ricostruzione degli inquirenti porta alla luce una serie di eventi drammatici che hanno portato alla sua morte. E sui quali si stanno incontrando le indagini per fare luce su tutti i lati ancora oscuri di una vicenda drammatica, che ha lasciato tifosi e addetti ai lavori senza parole.

Il calciatore è morto questa mattina al Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Pellegrini, dove era ricoverato da giorni. Era rimasto vittima di un vero e proprio agguato. Un raid punitivo difficile da giustificare e che risulta essere ancora pieno di dubbi e di interrogativi. E’ stato raggiunto da una raffica di colpi d’arma da fuoco: un vero e proprio agguato che, secondo le forze dell’ordine, venne ordito come forma di vendetta per la diffusione di un filmato hard.
Catanzaro, un talento che stava per sbocciare
Ma sempre secondo la ricostruzione degli agenti, la vittima non era il reale obiettivo degli assassini. Tutto è riconducibile ad un video a luci rosse che era stato diffuso in rete e che vedeva come protagonista la figlia di un boss locale. Un oltraggio che, il capoclan ha voluto vendicare in prima persona: in compagnia del figlio diciassettenne e di un amico, ha teso un agguato alla macchina (una Smart Four Four). La vettura è stata circondata e trivellata di colpi. A guidarla c’era Umberto Catanzaro, 23 anni calciatore della Paganese. L’uomo al quale era stato ordito l’agguato era al suo fianco.

Catanzaro non si è mai ripreso dalle gravi ferite successive all’agguato: ricoverato in Ospedale ha lottato per due mesi, ma stamattina si è arreso. La salma è stata messa sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria: nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia che chiarirà ulteriormente la gravità delle lesioni e farà luce sugli ultimi dubbi che gli inquirenti si trascinano. Catanzaro era alla guida della sua vettura ed è stato colpito più volte all’addome e in altre parti del corpo. Era stato immediatamente trasportato in ospedale in codice rosso. E’ rimasto in terapia intensiva per diversi giorni e non si è mai ripreso. Oggi è stato constatato il suo decesso.
Catanzaro era un attaccante esterno: si era messo in evidenza per le sue doti tecniche e la velocità. Veniva considerato dagli addetti ai lavori un ottimo prospetto e pronto per salire di categoria nel calcio professionistico: era esploso nel Rione Terra in Promozione, poi il passaggio alla Paganese in Serie D. Una carriera bruscamente interrotta.





