Il mondo si indigna per la morte di Navalny: ed ora che succederà?

Dagli Stati Uniti alla Francia, dal Regno Unito al Canada: i leader politici si schierano contro Putin per la morte del suo oppositore

La morte dell’oppositore del Cremlino Alexei Navalny ha creato scalpore, rabbia e inevitabili conseguenze a livello internazionale. Dagli Stati Uniti al Regno Unito, dalla Francia all’Italia: tutte le più influenti potenze internazionali si sono mosse dopo l’improvviso decesso dell’unico oppositore di Vladimir Putin. I leader occidentali hanno già emesso la loro sentenza: il leader del Cremlino è stato accusato di essere il responsabile del decesso di Navalny.

La morte di Navalny ha provocato reazioni scomposte in tutto il mondo – Cityrumors.it

Da Biden a Macron, la condanna al comportamento di Putin, è trasversale. Al pari dell’indignazione e della rabbia. Navalny è stato costretto a passare anni di durissima detenzione, prima di morire in circostanze ancora poco chiare. Non per Volodomyr Zelensky, che da Monaco (dove si era recato per richiedere ulteriore sostegno agli alleati), ha lanciato le sue accuse verso il presidente russo: Navalny è stato ucciso e Putin dovrà rendere conto dei suoi crimini”. Anche Biden si è detto non sorpreso della morte di Alexei Navalny, e in un lungo discorso dalla Casa Bianca ha puntato il dito senza troppi giri di parole nei confronti dello Zar russo: “Non sappiamo esattamente cosa è successo ma non c’è dubbio che è una conseguenza di qualcosa che hanno fatto Putin e i suoi scagnozzi”.

Gelo tra Russia e Stati Uniti: le dure parole dell’ambasciatore

I rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti sono sempre più delicati. L’ambasciatore di Mosca negli States ha attaccato Washington in modo diretto parlando di reazione scomposta dei funzionari statunitensi alla morte di Navalny e di un tentativo di ” interferire negli affari interni della Federazione Russa”. Anatoly Antonov, rispondendo ad una domanda dei media sulla morte dell’oppositore di Putin ha ribadito le enormi distanze con il governo statunitense, accusandoli di aver già preso posizione e di aver incolpato le autorità russe ancora prima di sapere cosa fosse realmente accaduto. “Una simile politica è inaccettabile. Sarebbe meglio che si concentrassero sui problemi del loro Paese che richiedono una soluzione urgente”.

L’ipotesi sulla morte di Navalny

Le manifestazioni per ricordare Navalny, morto in circostanze misteriose – Cityrumors.it

Ma come è morto Alexei Navalny? “Sfortunatamente, (l’ipotesi) più probabile è che sia stato avvelenato una seconda volta”: lo ha detto alla Cnn, riferendosi ad Alexei Navalny, il reporter bulgaro Christo Grozev, capo giornalista investigativo di Bellingcat e amico del dissidente russo La morte di Navalny ha indignato i leader di tutto il mondo. Mentre il Premier canadese Justin Trudeau ha definito senza troppi giri di parole, Vladimir Putin “Un mostro”,  la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’Alto Rappresentante Josep Borrell hanno denunciato come Navalny sia “stato lentamente assassinato dal presidente Putin e dal suo regime, che non temono altro che il dissenso del proprio popolo”. Durissimi i commenti anche dalle capitali. La Russia “da tempo non è una democrazia” e il blogger “probabilmente ha pagato il suo coraggio con la vita”, è il giudizio del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha ricordato anche “l’attentato subito a Berlino”. “Nella Russia di oggi si mettono gli spiriti liberi nel gulag e li si condanna a morte. Rabbia e indignazione”, il messaggio del presidente francese Emmanuel Macron, che ha ricordato come “Mosca ha perso perché manda nei gulag e condanna a morte i suoi spiriti liberi”

Tensioni nel Regno Unito. In Italia si litiga…

Tensioni anche nel Regno Unito. Il governo britannico ha infatti convocato i diplomatici dell’ambasciata russa per comunicare che le autorità del Cremlino sono ritenute “pienamente responsabili” della morte dell’oppositore del Cremlino Alexei Navalny. Il Ministero degli Esteri britannico ha affermato nella sua dichiarazione che la morte di Navalny nella sua prigione artica deve essere “oggetto di un’indagine completa e trasparente”. Da Roma, Sergio Mattarella ha affermato che la sua “lunga detenzione in condizioni durissime” è stata “un prezzo iniquo e inaccettabile che riporta alla memoria i tempi più bui della storia”. Mentre Giorgia Meloni ha chiesto che “su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza”.

In Italia non sono poi mancate le polemiche interne. Calenda attacca la Lega: “Ieri tale Crippa della Lega ha detto: non sappiamo ancora nulla. Ma chi può essere stato, Gamba di Legno? Questo è anche disdicevole, c’è l’idea di solleticare una parte del Paese che dice: ma chi se ne frega se la Russia è così”. Salvini risponde, annunciando querele: “Carlo Calenda mente o non sa di cosa parla: il comunicato con il cordoglio di Matteo Salvini e della Lega per la morte di Navalny è di ieri pomeriggio e si parla di scomparsa “sconcertante” su cui fare “piena luce”. Questa volta, oltre alla smentita, Calenda riceverà anche una querela”.

Il mondo piange la morte di Navalny – Cityrumors.it

Ad intervenire in modo netto è stata anche la Santa Sede, parlando di una  vicenda “che si sarebbe potuta risolvere in maniera diversa” ed il cui epilogo invece “ci stupisce e ci riempie di dolore”, ha detto il segretario di Stato Pietro Parolin. Mentre una condanna a Putin è arrivata pure da suoi autorevoli connazionali e dagli oppositori al suo regime satellite, la Bielorussia.Il regime di Putin, come quello di Lukashenko, nel tentativo di mantenere il potere, si sbarazza degli oppositori con ogni mezzo”, ha affermato Svetlana Tikhanovskaya. Per il Nobel per la pace russo Dmitri Muratov, caporedattore del quotidiano indipendente Novaya Gazeta bandito dal Paese, “alla condanna di Navalny è stato aggiunto il suo omicidio”. E secondo il campione di scacchi Garry Kasparov, “Putin non è riuscito a uccidere Navalny rapidamente e segretamente facendolo avvelenare e ora lo ha assassinato lentamente e pubblicamente in prigione”.

Morte Navalny, cosa succede ora?

La morte di Navalny ha scatenato indignazione e reazioni in tutto il mondo e agli occhi dell’occidente ha un unico colpevole: Vladimir Putin. L’uccisione del suo unico oppositore non ha fatto altro che rafforzare le certezze dei principali leader politici internazionali. Non sono da escludere ulteriori decisioni a favore dell’Ucraina. Zelensky da tempo chiede nuovi interventi per continuare la difesa del proprio territorio. Il leader ucraino lo ha ribadito con forza nel corso dell’ultimo viaggio a Monaco. La morte di Navalny potrebbe unire ancora di più il fronte anti Putin e regalare all’Ucraina sostegno economico e nuove risorse militari.

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