In pasticceria con la famiglia o al sushi: le evasioni dai domiciliari più improbabili

È stato un anno con molte persone che hanno deciso di evadere dai domiciliari con metodi sicuramente molto particolari. E non sono mancate delle sorprese.

Da agosto ad oggi sono state quasi 100 le evasioni registrate in Italia. Come riferito dall’Adnkronos, si tratta di un numero sicuramente importante, ma ad attirare in questo momento sono i metodi utilizzati per cercare di abbandonare il proprio appartamento per andare a vivere un po’ di quotidianità. Le fughe non sempre sono andate a buon fine e i carabinieri si sono trovati davanti a situazioni quasi imbarazzanti.

Auto dei carabinieri
In pasticceria con la famiglia o al sushi: le evasioni dai domiciliari più improbabili (Pixbay) – cityrumors.it

Un qualcosa di davvero inaspettato e che sembrano molto difficile pensare ad un nuovo tentativo simile nel prossimo futuro. Ma andiamo a vedere questi metodi improbabili a cui si sono trovati davanti i carabinieri.

Le evasioni più improbabili

Le evasioni sono state diverse e anche improbabili. Per esempio c’è chi ha provato a lasciare casa all’alba sfrecciando su uno scooter senza casco o chi ha deciso di gettarsi dalla finestra e sparire per diverse settimane per poi tornare ad una stanza d’albergo a pochi chilometri di distanza.

Ma anche una donna che, con il volto coperto, ha provato ad andare al sushi per partecipare ad una cena improvvisata oppure un detenuto che ha deciso di nascondersi all’Isola d’Elba. Ma non è finita qui: visto che un giovane si è messo in fila con un passamontagna per prendere un traghetto oppure un 60enne che ha giustificato la sua presenza al bar con un “E’ Pasquetta”. Ma c’è anche chi è stato sorpreso in pasticceria con la famiglia o trasformato l’evasione in contenuti social.

Auto dei carabinieri in strada
Le evasioni più improbabili (Ansa) – cityrumors.it

Insomma, davvero situazioni imbarazzanti a cui si sono trovati davanti i carabinieri. Alla fine nessuno è riuscito a raggiungere il suo obiettivo. Anzi, alcuni sono finiti ancora in manette mentre per altri è scattata una denuncia. Una cosa è certa: difficilmente in futuro tenteranno una nuova evasione.

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