Un nuovo capitolo si apre sull’inchiesta dell’urbanistica che ha letteralmente sconvolto Milano e non solo. Gli arrestati sono ora tutti liberi.
L’inchiesta urbanistica a Milano è un’indagine giudiziaria che ha scosso il mondo immobiliare e politico della città. L’indagine, che vede coinvolte decine di persone tra costruttori, architetti e funzionari pubblici, ipotizza un “sistema” di presunta corruzione e abusi edilizi volti a favorire la speculazione.

Le accuse principali riguardano la presunta alterazione dei titoli edilizi, in particolare l’uso improprio di permessi e varianti per aumentare le volumetrie e le altezze degli edifici, eludendo la normativa urbanistica e i piani regolatori. Tra i reati contestati a vario titolo ci sono corruzione, falso, abuso edilizio e lottizzazione abusiva. L’indagine si concentra su diversi grandi progetti immobiliari che hanno ridisegnato lo skyline milanese, sollevando dubbi sulla regolarità delle procedure autorizzative. Ma ora, sulla vicenda, si apre un nuovo capitolo.
Inchiesta sull’urbanistica a Milano: si attendono le motivazioni del riesame tra 45 giorni
Non arriveranno prima di 45 giorni le motivazioni del riesame sul caso. Attualmente, nessuno dei sei arresti è stato trattenuto. Uno in carcere e cinque ai domiciliari, ora liberi. Anche Catella è libero. Una vicenda ben frastagliata che necessita ancora di molti chiarimenti. I giudici, potrebbero mettere in dubbio la presenza degli indizi o le misure cautelari predisposte.

Tra settembre e ottobre, si approfondirà l’appello dei pm su una nuova contestazione. L’inchiesta in questione porta con se critiche e non solo, scontri politici e un terremoto cittadino. La capitale lombarda però, ha bisogno di fare piena luce sui fatti, anche perché, in città, molti cantieri sono ancora aperti e molti investimenti sono indefiniti.