Il Re dei Paparazzi sentito dal Procuratore dopo l’accusa di Revenge Porn da parte di Signorini: ecco cosa dice il Codice Civile e i rischi reali
Le accuse ad Alfonso Signorini, le foto e le chat pubblicate in rete, le testimonianze rese pubbliche nel corso delle trasmissioni condotte sulla sua piattaforma online. Fabrizio Corona ha attaccato duramente il conduttore del Grande Fratello, con accuse dirette e pubblicando documenti specifici; ma dal ruolo di accusatore, rischia seriamente di passare a quello dell’accusato.

Signorini lo ha denunciato per “diffusione di immagini o video sessualmente espliciti”. Ovvero: revenge porn. Il giornalista Mediaset è passato al contrattacco dopo le accuse che gli sono state rivolte nei giorni scorsi. Corona ha parlato di un vero e proprio “Sistema Signorini”; di presunte richieste esplicite per poter entrare nella casa più spiata della tv italiana e nei programmi televisivi più conosciuti.
La denuncia ha fatto scattare sequestri e perquisizioni. Nella casa di Fabrizio Corona e nella sede della Velvet Cut srl di Milano (che manda in onda il programma Falsissimo), sono stati prelevati dei documenti e del materiale. Nel decreto di perquisizione è stato spiegato che Corona “sostiene di essere in possesso di una chat intima” tra Alfonso Signorini ed un modello, ex concorrente del Grande Fratello e di un “selfie” che ritrae il giornalista seminudo. Tornando al famigerato “Modello Signorini”, secondo Corona, il conduttore chiederebbe favori intimi per “entrare nel mondo dello spettacolo”.
Revenge Porn, cosa dice il Codice Civile e quali sono i rischi per Corona?
L’ex Re dei paparazzi sarà ascoltato dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal sostituto Alessandro Gobbis. E’ stato lui stesso a chiedere di essere sentito e si presenterà con il suo avvocato Cristina Morrone: “Ha consegnato spontaneamente tutto il materiale che aveva e che a me, come avvocato, sembra interessante, non so in che modo lo sarà per i pm”, ha detto il legale Ivano Chiesa. Corona presenterà tutto il materiale del quale è venuto in possesso. Per lui si tratta dell’ennesima bega legale.

Ha subito processi per tentata estorsione ed altri reati ed è stato precedentemente condannato a quattordici anni e dieci mesi di reclusione: la metà scontati in detenzione. Su di lui pendono altri dibattimenti per diffamazione (uno nei confronti del Premier Giorgia Meloni) e bancarotta. In questa vicenda, qualora fosse ritenuto colpevole, rischierebbe una condanna. Il revenge porn è un reato previsto dall’articolo 612 ter del codice penale e consiste nella diffusione nella rete di immagini sessualmente esplicite, senza il consenso della persona raffigurata. E’ stato creato per punire chi, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate.
Corona rischia quindi il carcere dopo la diffusione delle foto che ritraevano Signorini? La risposta è si! La pena prevista per il reato di revenge porn è infatti la reclusione da uno a sei anni e una multa da euro 5.000 a euro 15.000. Tale reato potrebbe inoltre comportare l’applicazione di una misura cautelare già in fase di indagini preliminari.





