Jordan Jeffrey Baby si suicida in cella: aveva già denunciato maltrattamenti in carcere

Il trapper Jordan Jeffrey Baby è stato trovato morto con una corda al collo. Si è suicidato in carcere.

Il nome all’anagrafe del musicista era Jordan Tinti, aveva 27 anni ed era recluso nella casa circondariale di Torre del Gallo a Pavia, dove scontava una pena a 4 anni e 4 mesi.

Jordan Jeffrey Baby si suicida in cella: aveva già denunciato maltrattamenti in carcere
Jordan Jeffrey Baby si suicida in cella: aveva già denunciato maltrattamenti in carcere (Ansa Foto) – cityrumors.it

Il trapper è stato trovato questa mattina senza vita con una corda al collo. Solo nei primi mesi del 2024, sono avvenuti più di 20 suicidi nelle carceri italiane.

Jordan Jeffrey Baby era stato condannato per rapina aggravata dall’odio razziale nei confronti di un operaio di 42 anni di origini nigeriane. L’aggressione era avvenuta in un sottopassaggio della stazione di Carnate – provincia di Monza e Brianza. Aveva partecipato alla rapina anche il trapper romano Traffik (all’anagrafe Gianmarco Fagà) che è stato condannato a 5 anni e 4 mesi.

Durante l’aggressione aveva rivolto minacce al malcapitato, pronunciando frasi razziste come “sei nero, ti ammazziamo”, riprendendo anche la scena in un video che venne postato sui social.

Jordan Jeffrey Baby si suicida: i suoi guai con la legge

Jordan Jeffrey Baby si suicida: tutti i suoi guai con la legge
Jordan Jeffrey Baby si suicida: i suoi guai con la legge (Foto di Instagram) – cityrumors.it

Ma il trapper aveva avuto anche altri guai con la legge. Nel 2019 assalì un’auto dei carabinieri lanciandole una birra contro, saltandoci sopra, sputando e insultando i militari dell’Arma. Per quella vicenda intervennero anche Giorgia Meloni, all’epoca leader dell’opposizione, e Matteo Salvini. Massimo Giletti ospitò Jordan Jeffrey Baby nel suo programma Non è l’Arena.

L’artista tre mesi fa aveva ottenuto la misura dell’affidamento terapeutico ed era stato trasferito tre mesi fa in una comunità in provincia di Pavia. Il Tribunale di Sorveglianza poi, ha revocato il provvedimento disponendo il ritorno in carcere del trapper.

L’avvocato presenta esposto per chiarire la vicenda

Jordan aveva già tentato il suicidio in passato e aveva confidato al suo avvocato di aver subito abusi e maltrattamenti mentre era detenuto. “Non ho mai avuto un assistito educato come Jordan. Era tutt’altro rispetto a come appariva”, ha ricordato il suo legale Federico Edoardo Pisani che, come riporta RaiNews, ha intenzione di presentare un esposto per far luce sulla vicenda.

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