La scienza sta sperimentando un nuovo metodo per evitare la diffusione di malattie dovute alla puntura delle zanzare
Le zanzare sono forse tra gli insetti più fastidiosi. Quando arriva l’estate e si esce all’aperto – anche se ormai invadono anche spazi chiusi – si è subito vittime di attacchi da parte di questi piccoli esserini che ci ronzano intorno e alla prima occasione pungono, prelevando una quantità minima del nostro sangue, fondamentale per la loro sopravvivenza.
Da quel momento, iniziano a spuntare le bolle e il prurito si fa sempre più insopportabile. C’è quindi chi si arma di spray, chi della classica racchetta elettrica e si mette a caccia di questi insetti. Anche se, probabilmente, il momento più fastidioso resta la notte, quando mentre ci riposa in pace si sente il loro ronzio intorno all’orecchio che rovina il sonno.
Spesso, soprattutto nei Paesi più meridionali come quelli dell’Africa, le zanzare – di sesso femminile – sono anche portatrici di malattie più o meno pericolose per l’uomo. Una loro puntura può infettare il nostro sangue causando malessere. Motivo per cui gli esperi hanno inventato vaccini o cure, ma stanno lavorando per risolvere il problema all’origine.
In tal senso, di recente è stato inventato un metodo per contrastare le punture delle zanzare, riuscendo però a mantenere comunque intatta la loro sopravvivenza sul pianeta Terra, facilitando forse anche la convivenza con gli esseri umani.
L’artefice di tutto ciò sarebbe stato lo scienziato Sam Beach della Macquarie University in Australia che, presentando questo nuovo metodo, ha affermato che: “Potrebbe funzionare rapidamente quanto i pesticidi, senza danneggiare le specie benefiche. Questa soluzione innovativa potrebbe trasformare il modo in cui gestiamo i parassiti, offrendo speranza per comunità più sane e un futuro più sostenibile”.
Ma come funziona questa soluzione? In poche parole, consiste nel modificare da un punto di vista genetico alcune zanzare di sesso maschile, inserendo al loro interno dello sperma tossico. Quando queste vengono poi liberate nell’aria, si accoppieranno con quelle di sesso femminile ( le uniche pericolose) causandone la morte.
Un escamotage per ridurre le malattie come la malaria e la la febbre dengue, trasmesse proprio dalle zanzare femmine, le uniche a pungere e succhiare il sangue. A tal proposito il ricercatore Maciej Maselko ha affermato che il suo team a breve sperimenterà questo metodo anche sulle zanzare:
“Dobbiamo ancora applicarlo alle zanzare e condurre rigorosi test di sicurezza per garantire che non vi siano rischi per gli esseri umani o per altre specie non bersaglio”. Per il momento sono stati portati avanti solo su alcuni moscerini.
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