La vita in carcere di Quincy Promes tra stupri e tossici: “Non può restare lì”

L’ex calciatore dello Spartak Mosca, Quincy Promes, avrebbe chiesto di tornare in Russia per le condizioni drastiche in cui sta vivendo nel carcere arabo

Quincy Promes era una delle promesse del calcio mondiale. Un esterno dalla qualità sublime, destinato a scrivere la storia di questo sport. Cresciuto nel settore giovanile del Twente il classe 1992 è esploso quando nel 2014 ha deciso di trasferirsi in Russia, allo Spartak Mosca. Con prestazioni eccezionali anche in ambito europeo, dove ha più volte giocato la Champions League, l’olandese ha presto attirato l’attenzione prima del Siviglia, dov’è rimasto un solo anno – per giunta deludente – e poi dell’Ajax, squadra celebre in Olanda per la sua forza e la sua capacità incedibile di sfornare talenti.

La vita in prigione di Promes
Quincy Promes in bicicletta con la maglia dell’Olanda (Ansa Foto) – Cityrumors.it

Con i ‘Lancieri’ – così sono chiamati in patria – fa ritorno ad Amsterdam città di nascita, ma anche qui la permanenza è breve. Nel 2021 torna a Mosca, di nuovo allo Spartak, con l’obiettivo di rilanciarsi come qualche anno prima, ma alcune problematiche giudiziarie compromettono la sua intera carriera. Questo viene accusato per spaccio di cocaina a livello internazionale. Un precedente unico per un calciatore del suo calibro e che lo vede protagonista di un traffico riguardante 1.363 chili di cocaina, per un valore totale di 76,1 milioni di euro. Un’accusa che presto trova conferme e che nel frattempo si somma a un altro caso gravissimo. Promes è costretto a tornare in tribunale per aver accoltellato suo fratello e un altro membro della sua famiglia, per motivazioni ancora oggi sconosciute.

Le lamentele di Promes

Attualmente l’ormai ex giocatore è in un carcere di Dubai, condannato per altri sei anni. Secondo quanto riporta il De Telegraf, però, questo avrebbe chiesto di essere estradato in Russia. La motivazione sarebbe legata alle condizioni terribili in cui è costretto a vivere quotidianamente. Secondo quanto riporta il quotidiano olandese, i trova in una cella del carcere di Al Aweer che può ospitare un massimo di sei persone. Quincy dorme su una cuccetta, mentre altri 20 prigionieri sono addirittura rilegati al pavimento della stessa cella.

Le richieste di Promes
Promes in allenamento con l’Olanda (Ansa Foto) – Cityrumors.it

Promes lamenta una condizione per la quale può fare esercizio tre volte a settimana, senza avere accesso alla palestra e non ha la possibilità di mangiare alcuni alimenti come frutta o verdura, utili per la sua dieta. Per quanto riguarda lo svago: può guardare la televisione solo fuori dalla sua cella, in compagnia di altri prigionieri. Il giornalista John van den Heuvel sottolinea poi che: “Sembra che in quella prigione gli stupri avvengano quotidianamente, poiché sono poche le guardie che svolgono servizi di sorveglianza. I detenuti trascorrono il loro tempo in un ambiente freddo e rumoroso a causa della forte aria condizionata“. Un contesto che potrebbe presto portarlo a lasciare quel posto per far ritorno a Mosca, nella speranza di trovare una situazione migliore.

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