Milano: 16enne sequestrato e violentato a Quarto Oggiaro | Trovato in strada sotto shock: due arresti. Cosa sappiamo

L’hanno trovato sotto shock che vagava per strada. Prima il sequestro, poi la violenza: potrebbe esserci anche un video degli abusi

Vagava seminudo, sotto shock e con evidenti segni di violenza fisica il 16enne che ha poi confessato alla pattuglia della Polizia che l’ha fermato quanto subito la notte del 9 dicembre, in uno scantinato di uno stabile di Milano. Fermati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni e produzione di materiale pedopornografico due uomini: qual è il punto delle indagini.

I due uomini oggi fermati dalla Polizia avrebbero 40 anni e 14 anni e, secondo l’accusa, avrebbero prima ingannato il 16enne portandolo in uno scantinato e qui l’avrebbero prima sequestrato e poi seviziato per tutta la notte. La vittima, nonostante lo shock, sarebbe riuscita ad indicare agli agenti il profilo Instagram di uno dei suoi due aguzzini. Ecco qual è stata secondo chi indaga la dinamica degli eventi.

Attirato e sequestrato, poi violentato

Il sequestro sarebbe avvenuto in pochi minuti e per il 16enne, già seguito dai servizi sociali per disturbi di tipo cognitivo, una volta entrato in quello scantinato in seguito a un inganno non ci sarebbe stata più alcuna via di fuga. Pare che le violenze siano state perpetrate nei locali sottoterra del palazzo in cui vivono il 40enne e il 14enne oggi fermati dalla Polizia e che a documentare ogni violenza ed ogni sevizia ci fosse uno smartphone, oggi sequestrato dagli agenti per il suo ruolo cruciale nella determinazione di quanto realmente successo. Dalla visione dei filmati, infatti, si potrebbe sospettare anche il reato di tortura.

A coordinare le indagini c’è la pm Ilaria Perinu con l’aggiunto Letizia Mannella e il procuratore dei minorenni Luca Villa. I due uomini fermati si trovano al minorile Beccaria e al penitenziario San Vittore, in attesa che il fermo venga convalidato. Tra i due non vi è alcun legame di parentela e, secondo le prime indagini, pare che sia stato il 14enne a “reclutare” l’adulto per il piano poi messo in atto il 9 dicembre. Nel frattempo, il 16enne vittima del sequestro e delle violenze si trova ricoverato in ospedale e, quando starà meglio, la Polizia ascolterà la sua versione dei fatti.