Non solo Covid, aumentano casi morbillo e pertosse: “Ecco chi rischia”

Non solo il Covid, in costante aumento casi che riguardano morbillo e pertosse: “Ecco chi rischia”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato all’agenzia di stampa “Adnkronos” è intervenuto Giovanni Rezza, docente straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute “San Raffaele” di Milano. Parole che arrivano dopo che il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc) ha lanciato un altro allarme. Di cosa stiamo parlando? Dell’aumento di casi riguardanti morbillo e pertosse. Soprattutto durante il periodo della pandemia visto che c’è stata una diminuzione importante delle coperture vaccinali per le malattie riportate in precedenza.

Ecco chi rischia con le nuove malattie
Pronto soccorso (Ansa Foto) Cityrumors.it

Senza dimenticare il fatto che c’è stata comunque una ripresa delle immunizzazioni con il 95% di copertura della popolazione per la pertosse e poco sotto il 95% per quanto riguarda il morbillo. Si tratta di due malattie estremamente contagiose. La maggior parte dei casi si registra nelle fasce d’età che vanno dai 15 ai 64 anni, più del 50% sopra i 30 anni. In particolar modo il morbillo che si diffonde più negli adulti non vaccinati. Se colpisce un over 60, con patologie importanti, il rischio si fa molto serio. Stesso discorso per i piccoli per la pertosse.

Morbillo e pertosse, casi in aumento: allarme non solo in Italia

Per eliminare il morbillo esiste un programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che prevede la vaccinazione gratuita. Un avviso che ha voluto dare soprattutto ai medici di famiglia per cercare di promuovere una conoscenza delle vaccinazioni dei loro assistiti. Un problema che non riguarda solo il nostro Paese, ma anche altri. In che modo? Richiamare gli adulti che non hanno fatto la dose di richiamo ed evitare ulteriori focolai.

Ecco chi rischia con le nuove malattie
Pronto soccorso (Ansa Foto) Cityrumors.it

Di questo, sempre all’Adnkronos, ne ha parlato anche Matteo Bassetti. Il direttore delle Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova ha dichiarato: “E’ deprimente vedere questi dati. Stiamo tornando indietro nel tempo. Eravamo arrivati ad un passo da non vedere più queste malattie. Le persone devono capire l’importanza dei vaccini che possono cambiare la nostra vita. Oggi l’anti-Hpv previene il tumore, il vaccino dell’epatite B previene una neoplasia, la rosolia evita le malformazione e molto altro ancora“.

Se non c’è copertura, conclude Bassetti, i numeri del morbillo saranno destinati ad aumentare sempre di più. Il nostro Paese (così come anche altri che non ricorreranno al vaccino), quindi, correrà il serio rischio di avere nuovamente a che fare con focolai. Il suo consiglio è quello di andare a sensibilizzare tutti i medici: da quelli in famiglia fino ad arrivare al pronto soccorso.

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