Non tutta la classe va in gita, studenti con “disturbi d’apprendimento” restano: è polemica

Non tutta la classe va in gita, gli studenti con disturbi d’apprendimento (e non solo) no: non mancano le polemiche 

Una classe partecipa ad un progetto. Anzi, non proprio tutti visto che vengono selezionati solamente 15 studenti. A rimanere esclusi 7 di loro. Tra questi quelli che hanno particolari disturbi dell’apprendimento ed anche un ipovedente. Una scelta che ha scatenato non poche polemiche. Una vicenda che arriva direttamente dall’istituto “Niccolò Tommaseo” di Torino. A parlarne al quotidiano “La Stampa” un genitore di uno dei ragazzi esclusi dalla gita.

Polemiche in una scuola di Torino
Classe con studenti (Ansa Foto) Cityrumors.it

Nel corso dell’intervista ha rivelato di quanto è stato difficile spiegare a suo figlio che non doveva assolutamente sentirsi “diverso” e che non aveva fatto nulla di male. Solamente che erano state impostate delle regole che, però, hanno suscitato critiche non da poco. Nonostante avesse mostrato interesse per il progetto in classe, ha visto i suoi compagni partire per la redazione di “Radio24” a Milano ed invece lui in classe insieme al resto dei compagni.

Torino, istituto fa selezione per progetto ed esclude altri studenti: è polemica

Il consiglio di classe precisa che la visita didattica era a numero chiuso e che bisognava scegliere solamente 15 studenti che avrebbero dovuto partecipare al viaggio a Milano. Solamente coloro che avevano una media pari o superiore all’8 potevano accedervi. Anche se, ovviamente, la decisione di escludere gli studenti con disturbi dell’apprendimento ha colpito non poco gli stessi. A cercare di fare chiarezza ci ha pensato la dirigente scolastica dell’istituto, Lorenza Patriarca.

Polemiche in una scuola di Torino
Polemiche in un istituto torinese (Ansa Foto) Cityrumors.it

La stessa che rivela: “Avremmo preferito portarli tutti, ma ci hanno imposto il numero chiuso ed abbiamo fatto una selezione. Sono stati scelti coloro che erano in grado di poter raccontare questo tipo di esperienza. Non avremmo mai potuto tirare a sorte“. Come riportato in precedenza, nonostante l’istituto abbia cercato di difendersi, gli attacchi e le critiche non si sono fatte di certo attendere. Anche perché altri istituti, appartenenti allo stesso progetto (“Riconnessioni“), hanno optato per altri tipi di scelte.

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