La clamorosa sentenza del tribunale di Rimini ha messo la parola fine sulla vicenda che ha visto protagonista Orfeo Bindi: il “sedicente guaritore” scovato dalle telecamere di Striscia la Notizia che prescriveva erbe miracolose durante il Covid
Ricordate cosa accadeva durante il periodo del Covid? Tra persone inseguite e arrestate perchè facevano passeggiate solitarie in riva al mare, altre che venivano etichettate solo perchè non in possesso di Green Pass e altre che provavano a trarre un profitto dalla situazione, attraverso sotterfugi e scappatoie più o meno legali, ne abbiamo viste di cotte e di crude.

Scatenò grande clamore mediatico la vicenda di un uomo, un medico settantenne che, durante il periodo della pandemia da Covid – 19 prescriveva delle “pozioni miracolose” a base di erbe, per prevenire la pandemia e curare altri malanni come il cancro. L’uomo venne scoperto da Striscia la Notizia e la sua posizione venne immediatamente giudicata dalle autorità competenti. Vennero effettuate delle indagini, che portarono alla sua iscrizione nel registro degli imputati.
Erbe miracolose contro il Covid: la sentenza contro il “sedicente guaritore”
L’uomo, che venne etichettato come “sedicente guaritore” è finito a processo e si è difeso in prima persona dalle accuse di fronte al tribunale di Rimini. La sentenza di primo grado ha lasciato tutti di stucco. Il settantenne, Orfeo Bindi era stato indagato perchè prescriveva “pozioni miracolose” per evitare il contagio da Covid. Le stesse sostanze, a suo dire, potevano avere degli effetti su diversi malanni e avevano il potere di ridurre il cancro. La pubblica accusa, rappresentata dal vice pubblico ministero onorario, Simona Bagnaresi, aveva citato come testimoni la maggior parte dei 30 clienti di Bindi, ma nessuno di questi ha dichiarato di essersi sentito truffato. Nessuno ha denunciato, e nessuno si era costituito parte civile, ma erano stati sentiti tutti a sommarie informazioni degli inquirenti.

I suoi clienti si fidavano di lui: non hanno sporto denunce. Hanno semplicemente confermato che sapevano che quelle cose che erano state prescritte i avrebbero potuti aiutare. Nessuna pretesa che fossero davvero risolutrici. Le “polverine”, così come le chiamava, erano state prescritte con regolarità ai suoi pazienti. Il Guaritore era stato scoperto dalle telecamere di Striscia la Notizia a gennaio del 2022: su ordinanza del Gip Benedetta Vitolo, la Guardia di Finanza lo aveva sospeso dall’esercizio della professione di medico omeopata.
Il processo è stato lungo e si è concluso con la sentenza di primo grado, che ha portato all’assoluzione dell’imputato. Bindi è stato ritenuto non colpevole del reato di truffa, perchè il fatto non sussiste. E’ stato invece condannato a dieci mesi di reclusione e ad una multa, per l’esercizio abusivo della professione di omeopata e per aver violato i sigilli dell’autorità apposti su alcune confezioni di erbe che utilizzava come medicamenti. Il legale di Bindi, l’avvocato Antonio Giacomini del Foro di Forlì, ha annunciato il ricorso in Appello. Che dovrebbe iniziare nei prossimi mesi.





