È stata pubblicata la nuova edizione dell’indagine sulla “Qualità della Vita 2025”, la storica graduatoria che misura il livello di benessere della popolazione italiana, stilata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”
Probabilmente non è neanche una novità, ma che le provincie del Nord Est fossero quelle a offrire una qualità della vita migliore dell’intero Paese non lo scopriamo certo oggi. Questa è la fotografia che emerge dall’ultimo rapporto stilato dal noto quotidiano economico italiano che incorona sul podio proprio Trento, Bolzano e Udine, prime tra tutte le 107 provincie italiane. Una classifica che inoltre sottolinea ancora una volta una divisione tra Nord e Sud e, nonostante un netto miglioramento rispetto allo scorso anno, regola la Capitale dietro tutte le altre maggiori città.
L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori da fonti certificate divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Per ognuno di questi indicatori esiste poi una forbice ampia che va da zero a mille punti in base a un “senso di lettura” del parametro che può essere positivo e negativo, definito in virtù del rapporto con la “qualità della vita” delle persone.
Ecco la provincia dove si vive meglio
Sul podio virtuale troviamo Trento al primo posto, poi dietro Bolzano e Udine sul gradino più basso, le stesse città che si erano spartite le tre migliori posizioni anche negli ultimi due anni. Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua annuale indagine, giunta alla trentaseiesima edizione, sulla qualità delle vita, tra tutte le 107 provincie italiane, una fotografia della situazione del nostro Paese, un modo per capire dove il cittadino riesce di più a vivere al meglio la propria quotidiana esistenza. La Qualità della vita è la dimensione del benessere che più impatta sulla percezione soggettiva, la soddisfazione personale verso il contesto urbano in cui si vive.
E proprio secondo l’ultima rilevazione sugli aspetti della vita quotidiana, nelle province autonome di Trento e Bolzano si registra il più elevato livello di gradimento per la propria esistenza, espresso dal 61,9% dei residenti. La top ten della classifica generale resta un affare tutto del Nord del nostro Paese, con piccole province come Bergamo, quinta assoluta, con Treviso, Padova e Parma. Ma la vera novità dell’edizione 2025 è il recupero delle grandi aree metropolitane, tranne Roma che, nonostante la rimonta di tredici posizioni rispetto all’anno scorso, resta poco sotto il cinquantesimo posto.
Il divario tra Nord e Sud
Una classifica che tra l’altro fotografa molto chiaramente il profondo divario che ancora sussiste tra le provincie delle regioni del Centro Nord e quelle del Sud e delle isole del nostro Paese. Infatti, nel segnalare le rimonte di alcuni grandi centri come Bologna, che sale addirittura fino a sotto il podio, ma anche Torino, Milano e Genova, per arrivare alla prima provincia del Centro Sud bisogna scendere fino alla posizione 39 dove troviamo Cagliari.
All’ultimo gradino troviamo Reggio Calabria, fanalino di coda, dopo aver registrato addirittura un peggioramento visto che 2024 era oltre la centesima posizione in 16 indicatori su 90, nel 2025 è oltre la posizione 100 addirittura in 27 parametri. Inevitabilmente maglia nera quindi di una classifica che vede le ultime 24 posizioni tutte occupate da province del Mezzogiorno.
