E’ ufficiale, l’Isola del diavolo ritorna: Trump riapre Alcatraz! Un ordine esecutivo che scuote l’America intera.
L’isola di Alcatraz, icona di isolamento e punizione situata nella baia di San Francisco, un tempo prigione federale di massima sicurezza che ospitò alcuni dei criminali più famigerati d’America, come Al Capone e “Birdman” Robert Stroud, torna a far tremare gli Stati Uniti.

Dopo decenni di abbandono e trasformazione in attrazione turistica, un ordine esecutivo del presidente Donald Trump ha gettato l’isola nel caos, annunciando la riapertura del carcere per ospitare i criminali più spietati e violenti del paese.
Trump su Alcatraz: in programma l’ampliamento della struttura
La notizia, diffusa a sorpresa dalla Casa Bianca, ha scatenato un’ondata di reazioni contrastanti. Da un lato, i sostenitori della linea dura contro la criminalità applaudono alla decisione, vedendo in Alcatraz un simbolo di deterrenza e giustizia inflessibile. Dall’altro, associazioni per i diritti umani e politici di opposizione denunciano una mossa retrograda e crudele, che riporta alla mente i capitoli più oscuri della storia carceraria americana. La riapertura di Alcatraz, con la sua fama di prigione inespugnabile e condizioni di detenzione estreme, suscita timori di abusi e violazioni dei diritti fondamentali.

Trump attraverso il suo account Truth Social, ha parlato di un “sostanziale ampliamento” delle strutture esistenti, lasciando intendere che l’isola sarà trasformata in una fortezza di massima sicurezza, dotata di tecnologie all’avanguardia per il controllo e la sorveglianza. L’annuncio ha alimentato speculazioni su quali criminali verranno trasferiti ad Alcatraz, con voci che parlano di terroristi, serial killer e capi di gang. La prospettiva di vedere i criminali più pericolosi d’America rinchiusi nell’isola-prigione ha creato un clima di tensione e incertezza, mentre le autorità si preparano a gestire una delle operazioni di trasferimento più complesse e controverse della storia recente.