L’ultimo rapporto pubblicato secondo un sondaggio su un campione di cittadini del nostro Paese, oltre a denunciare un pericoloso aumento della criminalità, stila una classifica davvero poco lusinghiera
Gli episodi sono continui, le cronache giornaliere raccontano di come sia diventato davvero pericoloso anche soltanto passeggiare nelle città italiane, soprattutto nelle zone periferiche dei grandi agglomerati urbani. Furti, scippi, rapine, tentativi di estorsioni, truffe, fino alle aggressioni anche fisiche soprattutto alle donne, sono all’ordine del giorno, nonostante il sempre maggiore dispiegamento sul campo delle forze dell’ordine.

Un rapporto impietoso tra gli italiani per fotografare la situazione. Il 94,2% afferma che quando si trova fuori casa vorrebbe sentirsi tranquillo e l’89,3% che almeno vorrebbe sentirsi al riparo dalla criminalità. Per questo per il 74,4% della popolazione gli operatori della sicurezza rappresentano una presenza indispensabile sul territorio e il 73,5% ha fiducia nella sicurezza privata, alla quale circa 12 milioni di italiani hanno chiesto almeno una volta assistenza o informazioni.
L’italiano oggi ha paura
Gli italiani hanno paura a uscire di casa, non si sentono più al sicuro quando sono costretti a girare per la città, evitano di camminare in luoghi troppo isolati di notte e chiedono un maggiore controllo e posizionamento sul territorio delle forze dell’ordine per provare a dissuadere i troppi malintenzionati o sbandati che bivaccano nelle strade. Questa l’impietosa fotografia emersa dal primo Rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa”, realizzato su un campione di 1.000 italiani adulti.

Nel 2024 in Italia sono stati denunciati 2.388.716 reati, in crescita del 3,8% rispetto al 2019 e del 2,0% rispetto al 2023, nello stesso periodo le rapine sono state 28.631, i borseggi denunciati 140.690, in crescita del 2,6% rispetto al 2019, mentre gli scippi sono stati 13.474. Episodi di criminalità in aumento che non risparmiano nessuna regione della nostra Penisola e dove le problematiche più grandi si ritrovano nelle grandi città. Milano, Roma, Napoli, Bari e tante altre, tutte fanno registrare quotidianamente episodi di cronaca che non lasciano tranquilla la popolazione.
La città meno sicura d’Italia
Una situazione come detto che unisce come non mai l’Italia intera, ma che consegna comunque una classifica impietosa delle città più insicure dove vivere. Roma guida la classifica delle province e città metropolitane con 271.033 reati denunciati nel 2024, pari all’11,3% del totale Italia, seguita da Milano con 226.230 reati (9,5% complessivo), poi Napoli con 132.809 e Torino con 128.919.

Ma se si considera la reale incidenza dei reati sulla popolazione, la situazione si ribalta e la provincia che presenta il valore più alto è Milano, dove nel 2024 si sono consumati 69,7 reati ogni 1.000 abitanti. Al secondo posto si trova Firenze con 65,3 reati denunciati e al terzo Roma, con 64,1 crimini sulla stessa quota di popolazione. In particolare poi Il territorio dove i reati sono cresciuti maggiormente nell’ultimo anno è Monza Brianza, +12,4% in un anno, che pone anche la Lombardia in vetta a questa poco lusinghiera classifica.