USA, Nikki Haley vince le primarie a Washington DC ma allo stesso tempo Donald Trump la ridicolizza: accuse gravissime contro di lei
Alla fine una piccola gioia arriva anche per Nikki Haley che riesce a vincere le primarie a Washington DC. La conferma arriva direttamente dall’emittente televisiva “CNN” e da altre testate giornalistiche. Si tratta del primo grande successo che ottiene nei confronti del suo rivale di sempre, Donald Trump. Proprio quest’ultimo, però, nelle ultime ore si è reso protagonista di alcune affermazioni decisamente molto gravi nei suoi confronti.
Dopo la notizia della vittoria il tycoon l’ha presa di mira ed attaccato verbalmente la nativa di Bamberg. Lo ha fatto direttamente dal suo canale ufficiale social di ‘Truth’ con offese ed insulti che non sono passati inosservati: “Mi sono tenuto volutamente alla larga da Washington, la ‘palude’, con pochissimi delegati e nessun vantaggio. ‘Cervello di gallina’ ha speso lì tutto il suo tempo, il suo denaro e i suoi sforzi. I numeri davvero grandi arriveranno nel Super Tuesday“.
Si tratta, a dire il vero, di una conquista simbolica per quanto riguarda la Haley visto che in palio c’erano solamente 19 dei 2.429 delegati appartenenti al “Grand Old Party“. Una vittoria che arresta (almeno per il momento) il dominio che sta ottenendo Trump in questi giorni nelle primarie nei vari stati americani. Anche se gli ultimi dati parlano fin troppo chiaro e sono tutti dalla parte dell’ex presidente degli USA pronto a vincere anche in altri Stati.
Anche se, a dire il vero, il successo della Haley in quel di Washington non è stato visto come una vera e propria sorpresa. In molti, infatti, erano convintissimi che ce l’avrebbe fatta a vincere in quel distretto. Trump, a Washington DC, non è “ben visto” per via delle sue idee in contrasto con la popolazione. Basti pensare che nel 2020 vinse lì le primarie (senza alcuna contestazione), mentre nel 2016 arrivò addirittura terzo.
Nel frattempo, però, c’è un altro tipo di problema che preoccupa buona parte degli americani. Ovvero l’età avanzata di Joe Biden: nel corso di un sondaggio del “New York Times“, in collaborazione con il ‘Siena College’, mille elettori registrati hanno svelato il loro pensiero. Il 61% ha dichiarato che lo reputa “troppo anziano” e che potrebbe avere problemi nel guidare il Paese. Elettori che, tra l’altro, lo avevano votato quattro anni prima.
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