Questo 2025 ci ha portato via molti personaggi famosi che hanno fatto la storia della TV, della musica, dell’arte e del cinema.
Il 2025 è stato uno di quegli anni in cui ti sembra di dire addio un po’ troppo spesso. Non solo a volti famosi, ma a pezzi di storia italiana che ci hanno accompagnato in tv, allo stadio, al cinema, nei libri, nelle canzoni.

Non serve essere fan sfegatati per sentire la mancanza di chi, in un modo o nell’altro, è entrato nelle nostre case per decenni.
I volti che hanno fatto la nostra tv e il nostro cinema e che ci hanno lasciato nel 2025
Tra gli addii più dolorosi per gli italiani c’è sicuramente Pippo Baudo, il conduttore per eccellenza, ha presentato tanti Festival di Sanremo, programmi della domenica ed era anche uno scopritore di talenti. Era una presenza fissa, quasi rassicurante, uno di quelli che ci sono sempre stati.

Nel 2025 abbiamo salutato anche attrici amatissime come Eleonora Giorgi, con il suo percorso incredibile dal cinema più leggero al ruolo indimenticabile in Borotalco, e Adriana Asti, volto colto e intenso del nostro teatro e del nostro cinema d’autore. Con loro se ne va un certo modo di recitare, profondamente italiano e ricco di sfumature che oggi non si vedono più.
E poi Alvaro Vitali, per molti semplicemente “Pierino”: un attore che in realtà aveva lavorato con giganti come Fellini e Monicelli, ma che resterà per sempre legato a quel personaggio scatenato che ha segnato un’epoca.
Musica, moda, arte: le voci e i talenti che non dimenticheremo
Nel 2025 abbiamo perso anche pezzi importantissimi della nostra colonna sonora. Ornella Vanoni, con la sua voce inconfondibile e la sua ironia tagliente fino all’ultimo, è stata molto più che una cantante: una presenza, un carattere, una donna che non si è mai fatta mettere da parte.

Ci ha lasciati anche Sandro Giacobbe, cantautore delle canzoni che canticchiavano i nostri genitori e che ancora oggi riconosciamo dopo due note, e il direttore d’orchestra Peppe Vessicchio, simbolo vivente del Festival di Sanremo, amatissimo dal pubblico.
Nel mondo della moda il saluto più difficile è stato quello a Rosita Missoni e soprattutto a Giorgio Armani, il nostro “Re Giorgio”. Con lui se ne va un’idea di eleganza sobria, riconoscibile in tutto il mondo ma profondamente italiana.
Nell’arte abbiamo detto addio a Arnaldo Pomodoro, lo scultore delle grandi sfere di bronzo che abbiamo visto nei musei, nelle piazze, nelle foto di viaggio. Le sue opere resteranno lì a ricordarci quanto lontano può arrivare un artista partito dall’Italia.
Abbiamo dovuto dire addio anche a Stefano Benni, lo scrittore che ha riempito di fantasia e ironia le adolescenze di tantissimi lettori, e lo storico Lucio Villari, voce autorevole nella divulgazione in tv e nei libri di scuola.
Lutti anche nello sport: il 2025 è stato un anno davvero doloroso
Lo sport ha perso campioni che erano diventati simboli: Nino Benvenuti, leggenda del pugilato, Nicola Pietrangeli, signore del tennis, e Mabel Bocchi, icona del basket femminile.
Questa non vuole essere solo una lista di nomi, ma un modo per ricordarli e tenerli vivi nella nostra memoria, e forse il modo più vero per salutarli è questo: continuare a guardarli, leggerli, ascoltarli, lasciando che le loro voci ci tengano compagnia ancora a lungo.





