Cartella esattoriale rateizzata, cosa succede se salti un pagamento? La conseguenza può essere gravissima, come evitare il peggio

Il contribuente che ha scelto di rateizzare il pagamento di una cartella esattoriale deve prestare molta attenzione alle scadenze.

La cartella esattoriale è lo strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione per richiedere ai contribuenti debitori di pagare le somme dovute. L’importo può essere rateizzato.

Rateizzazione cartelle, le conseguenze se si salta una rata
Mai saltare il pagamento di una rata (Cityrumors.it)

Per i cittadini l’idea di ricevere una cartella esattoriale da parte dell’AdE è un vero e proprio incubo. Sanno che l’atto conterrà certamente una somma da pagare entro sessanta giorni dalla notifica. La cartella indicherà anche la modalità di pagamento, la modalità per fare domanda di rateizzazione del versamento e di fare ricorso qualora si avessero obiezioni sulle pretese dell’Agenzia delle Entrate.

Chi non dovesse pagare entro la scadenza indicata vedrà crescere l’importo del debito a causa di sanzioni e interessi applicati più gli oneri di riscossone e altre spese connesse al mancato o tardivo pagamento. Superati i 60 giorni, poi, scatterebbe anche il pignoramento dei beni o il fermo amministrativo. Insomma, se arriva una cartella esattoriale è bene pagare quanto dovuto o quantomeno rateizzare il versamento per risolvere con maggior calma.

Rateizzazione della cartella esattoriale, gli obblighi per il contribuente

La richiesta di rateizzazione può essere inoltrata online tramite sito dell’AdE per importi entro i 100 mila euro con il pagamento suddiviso al massimo in 72 rate (sei anni) oppure tramite PEC per importi superiori a 100 mila euro (sempre fino a 72 rate). Procedendo in questo modo il contribuente eviterà il pagamento di interessi e sanzioni, degli interessi di mora e aggio.

Come rateizzare la cartella esattoriale
Le scadenze da rispettare necessariamente (Cityrumors.it)

Tale vantaggio è stato concesso con la Rottamazione Quater valida per i debiti affidati all’AdE tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Per qualsiasi cartella, comunque, il cittadino può richiedere la rateizzazione accedendo ad agevolazioni. Cambiano, però, le conseguenze in caso di mancato pagamento di una sola rata. Chi ha aderito alla Rottamazione non potrà saltare nemmeno una rata o il piano di dilazione decadrà.

Trascorsi i cinque giorni di tolleranza dalla scadenza si potrà dire addio alla rateizzazione e si dovranno pagare le somme rimanenti in un’unica soluzione. In caso di rateizzazione ordinaria, invece, solo la prima rata dovrà essere corrisposta obbligatoriamente entro 30 + 7 giorni dal momento in cui viene accordato il piano di dilazione. Superando i 37 giorni totali si decadrà dalla rateizzazione. Dalla seconda rata in poi è possibile tardare il pagamento a condizione che si paghi entro la scadenza della rata successiva. Infine, l’ultima rata dovrà necessariamente essere corrisposta entro i 90 giorni dalla scadenza. Pena la decadenza dalla dilazione.

Impostazioni privacy