Impennata dei prezzi per le auto usate: cifre folli, ma il mercato della seconda mano non si arresta

Il mercato dell’auto di seconda mano non si arresta, nonostante l’impennata dei prezzi sui veicoli usati: cortocircuito nell’automotive.

A dicembre 2025 sono stati raggiunti prezzi mai visti nel settore dell’auto di seconda mano, un’impennata netta nelle ultime settimane, dettata ovviamente dalla forte domanda. In un settore travolto da una crisi senza precedenti, ma che sta cercando di rimettersi in sesto, e le incertezze che regnano sovrane per il futuro della motorizzazione, la domanda di veicoli usati cresce.

Cliente compra auto in concessionaria
Acquisto di un’automobile – cityrumors.it

Le vendite di auto nuove, dopo la leggera crescita registrata a inizio anno, ha subito ancora un nuovo arresto nell’ultimo trimestre. I prezzi di listino sono troppo elevati per le tasche dei cittadini, e una city car del più piccolo ed economico segmento, costa sempre troppo. L’usato, al contrario, vive una seconda giovinezza, con le compravendite di veicoli datati che continuano a crescere.

Compravendite di auto usate in continua crescita: i dati dell’Osservatorio Findomestic

I dati elaborati dall’Osservatorio Findomestic per l’anno 2025 non sono molto incoraggianti. Ora che il 2025 si sta per chiudere, si può fare un bilancio annuale, e ciò che emerge dalle recenti indagini è che il comparto dell’automotive versa ancora in condizioni pessime, per non dire disastrose. Nel corso dell’anno, i passaggi di proprietà tra privati hanno visto un incremento del 2,1%, percentuale non elevatissima, ma che rappresenta un segnale specifico.

Le automobili nuove costano troppo, sempre di più, per via delle nuove motorizzazioni, della difficoltà nel reperire le materie prime, per via delle tecnologie sempre più sofisticate. Inoltre, il comparto è all’inseguimento del Green deal, per abbattere l’inquinamento, ma le questioni in sospeso sono ancora tante, così come i dubbi sul futuro dei trasporti.

autosalone
Concessionaria di automobili – cityrumors.it

Recentemente, da parte dell’Europa, c’è stato il ripensamento riguardo al blocco totale delle auto con motore endotermico fissato per il 2035. Il ripensamento è sintomo di qualcosa di più grande, che scaturisce proprio dai dubbi riguardanti la motorizzazione elettrica, che non riesce a decollare, non perché non sia affidabile, anzi, ma perché costa troppo, inoltre richiede un adeguamento totalizzante sulle strade cittadine, per una trasformazione che richiede decenni di lavori.

La crisi del settore dell’automotive spinge gli automobilisti a gettarsi sul mercato dell’usato

In tutto ciò, gli automobilisti si rivolgono al mercato dell’usato, acquistano veicoli non troppo datati, Euro 6, ma con motore tradizionale diesel o benzina. Buone anche le vendite delle ibride, le uniche vetture nuove che riescono a vendere negli autosaloni. Nelle ultime settimane, i prezzi del settore dell’usato sono aumentati del 25%, tantissimo, per un fenomeno che non sembra arrestarsi.

auto usate esposte in concessionaria
Concessionaria di auto usate – cityrumors.it

Se le auto nuove costano di più, anche le vetture usate sono vendute a un prezzo maggiorato. Gli autosaloni si stanno adeguando, puntando molto sulla seconda mano. Se dieci anni fa, gli scambi tra auto usate avvenivano principalmente tra privati, oggi una grande percentuale avviene tra concessionarie e automobilisti.

Ma non solo, perché particolarmente richiesta è la motorizzazione diesel, dai consumi ridotti, e che si prende oltre il 40% delle vendite delle auto usate. Benissimo anche benzina e GPL. Come accennato, anche le ibride sono in incremento, seppure lieve, del 7%, mentre le plug-in hybrid registrano un aumento inferiore all’1%. L’auto usata, in sintesi, resta la prima scelta per chi deve cambiare veicolo.

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