Le decisioni prese in Aula dall’Esecutivo negli ultimi due giorni lasciano facilmente intuire che il 2026 non sarà un anno in discesa per molti. Reso più agevole l’accesso ai bonus ma solo per chi vive in certe città.
Il Governo di Giorgia Meloni ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo. Infatti deputati, senatori e ministri si sono riuniti in Aula fino a martedì 23 per gli ultimi ritocchi a quella che sarà la futura Legge di Bilancio. Si sperava in cambiamenti più incisivi soprattutto in ambito previdenziale ma, del resto, quello delle pensioni è sempre un terreno su cui scivolare è molto facile.

Gli ultimi ritocchi alla Manovra vanno nella direzione di una minore pressione fiscale soprattutto per la fascia reddituale medio-alta e in una stretta sulle pensioni anticipate: infatti diverse misure ci diranno addio il 31 dicembre 2025. In compenso, però, arriva anche una buona notizia: non per tutti ma per molti.
Dal prossimo anno, molte famiglie, avranno un accesso più agevole alla moltitudine dei bonus che il Governo metterà in campo. Una piccola ma incisiva modifica all’Isee aiuterà tanti contribuenti. Il requisito più importante, a sorpresa, non sarà avere un reddito basso ma avere la residenza in determinate città.
Manovra 2026: svolta sull’ISEE
Il 22 e il 23 dicembre il Governo si è riunito per gli ultimi fondamentali ritocchi alla Manovra di Bilancio 2026. Una decisione ha sorpreso tutti: grazie ad una piccola modifica riguardo all’ISEE, coloro che vivono in determinate città, avranno un accesso facilitato ai bonus.

Quando si parla di ISEE, subito la mente va a tutti i bonus che potremmo ottenere. Infatti l’Indicatore della nostra situazione economica, è determinante per avere accesso alla maggior parte delle agevolazioni statali, regionali e comunali. l’ISEE tiene conto dei redditi familiari, del patrimonio mobile e immobile. Sul fronte del patrimonio mobile, l’Esecutivo è già intervenuto nel 2025. Infatti da quest’anno possono essere scorporati dal calcolo i titoli di Stato, i buoni fruttiferi e i libretti postali fino alla soglia di 50.000 euro.
Nel 2026, invece, arriverà una bella novità per quanto riguarda il patrimonio immobiliare. Dal prossimo anno la prima casa non entrerà più a fare parte dell’Isee non fino al valore catastale di 52.500 euro come ora ma addirittura fino a 91.500 euro e tale soglia potrà aumentare di altri 2500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Già questo sarebbe motivo di gioia per molte famiglie ma non è ancora finita.
Infatti il valore catastale dell’immobile – affinché la prima casa non venga calcolata nell’Isee – potrà arrivare fino a 200.000 euro per coloro che vivono nelle seguenti città: Milano, Roma Capitale, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catania, Messina, Palermo, Cagliari e Sassari. Pertanto per tutti i nuclei familiari che risiedono in una di queste città sarà più facile avere un Isee basso e, di conseguenza, sarà più facile anche avere accesso a bonus e agevolazioni.





