L’ex calciatore che con la Lazio di Sven vinse lo scudetto lo ricorda con dolore e affetto: “Mi volle lui a Roma, con me fu eccezionale”
Un dolore forte. La morte di Sven Goran Eriksson è stata come un vera coltellata al cuore per Giuseppe Pancaro. “Sapevo e sapevamo tutti che poteva arrivare questo giorno, ma quando lo sai fa troppo male“, dice con un filo d’emozione l’ex calciatore della Lazio a Cityrumors.it.
Per Pancaro, Sven Goran Eriksson non è stata una persona o soprattutto un tecnico come tanti altri. No per Giuseppe è stato forse uno degli allenatori più importanti della sua carriera: “E’ stato lui a volermi a Roma, nella Lazio, non potrà mai ringraziarlo perché mi ha cambiato la carriera e mi ha fatto diventare ancora più bravo rispetto a quello che ero. Da lui ho imparato tante cose, era un tecnico magnifico e una persona straordinaria”.
Anche se tanti sapevano che non stava bene, soprattutto dopo il drammatico annuncio che lo stesso Svennis ha fatto, quando disse che gli restava un anno di vita, per Pancaro non fu un giorno normale: “Ricordo bene dove ero e cosa facevo, quando ho letto quelle sue parole e mi crollò il mondo, ero legatissimo a quell’uomo come tutti noi che abbiamo giocato in quel periodo alla Lazio. Ringrazio Dio per l’ultimo abbraccio che sono riuscito a dargli qualche tempo fa, quando venne a Roma“.
Non è mai facile quando una persona a cui si vuole bene e si è legati da profonda stima e rispetto non c’è più: “Sapevo che stava male e che questo giorno sarebbe dovuto arrivare ma quando arriva e ti accorgi e ti rendi conto che non c’è più, fa davvero male. Gli volevo proprio bene”, racconta Giuseppe Pancaro.
Per Giuseppe Pancaro è stato un uomo importante, per questo mentre parla, ricorda e racconta a stento trattiene l’emozione “perché riaffiorano i ricordi e non è semplice“, anche perché, dice l’ex laterale e capitano della Lazio Sven era davvero “un uomo straordinario, per me è stato fondamentale per la carriera ma non solo”.
Non è facile per l’ex giocatore che con Eriksson alla guida della Lazio ha vinto uno scudetto storico: “Lo scudetto è stato solo l’atto finale di un periodo meraviglioso e di un gruppo fantastico che aveva lui come collante perfetto. Ti capiva al volo e sapeva come risolvere ogni problema e situazione. Con me è stato davvero incredibile, mi volle a tutti i costi e non potrò che ringraziarlo per tutta la vita e lo porterò sempre nel mio cuore“.
Un uomo fuori dal comune e con un senso della vita e un coraggio che non hanno eguali, per Giuseppe Pancaro: “Solo lui poteva affrontare la malattia con un coraggio incredibile e quasi col sorriso. La sua forza e la grande dignità spiegano l’essenza di Sven. Era così, lo è sempre stato. Un uomo coraggioso, per bene”.
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