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Giornata Mondiale del Diabete 2023: prevenirlo o curarlo

Il diabete è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero nel sangue

Come ogni anno, il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete. Data scelta in onore della nascita del professor Banting che, assieme al suo allievo Best, isolò l’insulina nel 1921 permettendo di controllare la malattia. La celebrazione fu istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation (IDF), la Federazione Internazionale delle associazioni diabetologiche di oltre 160 Paesi, e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, allo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale sul diabete mellito.

Giornata mondiale contro il diabete – Cityrumors.it –

 

In circa 500 località d’Italia si sono svolte centinaia di eventi organizzati da Associazioni di persone con diabete, medici, infermieri, altri professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni. Inoltre diversi monumenti nel mondo si sono illuminati in blu come segno di speranza per le persone che vivono con questa malattia e per chi è a rischio di svilupparla.

Una giornata importante

Il messaggio principale che questo evento vuole veicolare è ”Se conosci il tuo rischio sai come comportarti”, sottolineando quanto sia importante uno stile di vita sano per evitare la malattia. Infatti è provato che i fattori di rischio del diabete di tipo 2 sono il sovrappeso, la sedentarietà, la scarsa attività fisica e, sembra strano, ma è proprio così, anche alcuni aspetti socioeconomici, come la scarsa scolarità, che spesso è legata reddito, l’educazione familiare e la vita in periferia. In realtà è facilmente comprensibile, come spiega il professor Silvio Garattini, ricercatore, farmacologo, fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano e autore, in collaborazione con Lidia Staszewsky, de Il diabete di tipo 2 – Una malattia evitabile (Edizioni Lswr), perché purtroppo “Questi fattori si intersecano, in quanto gli individui a basso reddito sono quelli che hanno più possibilità di seguire stili di vita scorretti e, in particolare, di consumare cibi molto calorici, di essere poco propensi all’esercizio fisico e di prestare poca attenzione alla salute”.

La giusta dieta contro il diabete – Cityrumors.it –

 

Tanti i malati nel mondo

Ad oggi nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. In Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti e gli italiani con diabete sono circa 4 milioni, ma si stima che un ulteriore milione abbia la malattia senza che essa sia mai stata diagnosticata. Uno stile di vita sano e attivo contribuisce sia a prevenire i casi di diabete di tipo 2 sia a ritardare e ridurre le complicanze che ne derivano. L’attività fisica è indispensabile perchè contribuisce al calo di peso, fa consumare glucosio nei muscoli e aumenta la sensibilità insulinica, correggendo quindi una delle cause del diabete, inoltre aumenta il colesterolo HDL (“buono”) e riduce la pressione arteriosa, migliorando quindi molti fattori di rischio delle complicanze croniche. Laddove non si riuscisse a gestirlo di deve passare all’aiuto dei farmaci. In particolare, l’acarbosio e la metformina aumentano la sensibilità periferica all’insulina, facendo così diminuire la quantità di glucosio presente nel sangue. Ma, come sottolinea il professor GarattiniGli effetti degli approcci farmacologici sulla prevenzione del diabete di tipo 2 sembrano limitati nel tempo e non prolungarsi dopo la sospensione della terapia. Al contrario, i cambiamenti degli stili di vita comportano effetti positivi più duraturi”.

Infine è necessario tener presente che alcuni farmaci possono causare o peggiorare l’iperglicemia, ad esempio i cortisonici, usati per la loro azione antinfiammatoria e i contraccettivi orali a base di estrogeni, il tacrolimus sirolimus, farmaci immunosoppressori, necessari dopo un trapianto di rene.

Mauro Simoncelli

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