L’ex leader di Rifondazione Comunista ma anche presidente della Camera spiega quanto è successo in Francia e fa un collegamento con l’Italia
Un urlo di dolore, quasi. E’ quello che arriva da un vecchio saggio e politico di sinistra anzi, per l’esattezza, come ama definirsi lui da sempre, da un vecchio comunista, anche se adesso tutti quei concetti chissà dove vanno e dove stanno andando. Di sicuro, non in Italia, lamenta Fausto Bertinotti che avvisa subito in un intervista su Il Tempo: “La sinistra italiana deve costruirsi una sua strada, basta con le imitazioni”. Non scherza e non accenna nemmeno a un sorriso quando dice questa cosa, l’ex segretario di Rifondazione Comunista ed ex presidente della Camera e quando fa un paragone con quanto accaduto in Francia, allora sì che abbozza un sorriso, come a dire, ‘loro sono diversi, non come noi…’. In senso favorevole nei confronti dei francesi che hanno un passo in più.
E quando si mette a parlare di Francia, lui che conosce bene la materia e quanto è accaduto in questi ultimi anni da quelle parti, non ha problemi a spiegarlo e lo fa, come al solito, a modo suo, in un vero e proprio monologo: “Si tratta di un fatto politico, che trae le sue radici nella storia francese. È in qualche modo il risorgimento di un’antica propensione, giustamente colta dalle sinistre transalpine. Il richiamo del fronte popolare originario è servito a manifestare la percezione di un pericolo. Solo contro la minaccia ci si unisce e non si pensa troppo ai precedenti conflitti. È difficile immaginare due leader più lontani tra loro di quanto siano Macron e Mélenchon. Non si capisce, purtroppo, la profondità di un Paese diverso dal nostro”.
Quanto accaduto in Francia, non deve distogliere l’attenzione su quanto potrebbe accadere in Italia, ma secondo Bertinotti non accadrà, almeno da qui a breve, anche perché la vittoria dei progressisti contro Le Pen rischia di non avere alcun seguito nel nostro paese e se a dirlo è uno che dalla sinistra viene e si sinistra s’intende come pochi, c’è da giurarci: “La sinistra italiana se vuole rinascere deve riprendersi quella tradizione che ha perso e non so se riuscirà a farlo, almeno questo è quello che penso e che soprattutto vedo”.
E la motivazione per Fausto Bertinotti non è così difficile da capire e soprattutto da intuire e nel suo monologo dà pareri che sono altrettanto dilanianti per l’opposizione italiana che tanto ha festeggiato in questi ultimi giorni il successo francese: “C’è da poco da festeggiare per me, la sinistra italiana è in piena crisi. Ci sono stati dei tentativi per uscire dal fondo, ma il traguardo resta distante. Positiva, intanto, è la mobilitazione contro Premierato e Autonomia Differenziata. Il motore per il successo, a queste latitudini, comunque, è uno solo: il conflitto sociale. La ragione della vittoria francese è la piazza. Sbagliato sostenere altro“.
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