Arbitri italiani nel mirino: evasione sui compensi UEFA, coinvolti anche Rocchi e Orsato. Cosa rischiano

Il quotidiano La Repubblica fa i conti in tasca agli arbitri italiani: evasione fiscale sui compensi UEFA, coinvolti anche Rocchi e Orsato.

Fischietti strozzati in gola. La Repubblica fa luce sui conti degli arbitri italiani nell’ultimo periodo, precisamente dal 2018 al 2022. I rilevamenti sembrano essere tutt’altro che rassicuranti. Maglia nera per gli arbitri dello Stivale a fronte di una cospicua evasione fiscale sui compensi UEFA nell’arco di 1460 giorni.

Arbitri italiani al centro di un’inchiesta per evasione fiscale – Cityrumnors.it –

4 anni di mancate dichiarazioni al Fisco rispetto alle partite giocate all’estero: una vera e propria inchiesta partita nel 2023 quando la Guardia di Finanza presenta un esposto sul tema. Atto formale in cui si sostiene che 50 arbitri internazionali, compresi assistenti e collaboratori, non avevano versato al Fisco importanti somme di denaro.

Arbitri italiani al centro delle polemiche

Si parla di circa 8000 euro a match. Acclarata la discrepanza sono stati acquisiti, su chiaro ordine dei finanzieri, i registri dell’AIA per verifiche incrociate: è emerso che sarebbero coinvolti persino arbitri di calcio a 5, senza contare addetti VAR e AVAR. Il rapporto in questione evidenzia un alto tasso di evasione fiscale. Sotto i 100.000 euro, la soglia decisiva per far entrare la vicenda nel penale, ma comunque quantità ragguardevoli. Alcuni hanno pagato la differenza su conti esteri.

Arbitri arrestati per ubriachezza
Inchiesta della Guardia di Finanza sugli arbitri italiani – cityrumors.it – foto Lapresse

Una volta ricevuta la pratica di avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate, quasi tutti gli elementi coinvolti hanno accettato di rimettere a posto le proprie pendenze pagando la sanzione ridotta. In questo caos fiscale, che coinvolge anche la UEFA, spuntano i nomi di Rocchi e Orsato. Rispettivamente designatore di Serie A e B ed ex arbitro.

Evasione fiscale sui compensi UEFA

Il primo parla ai microfoni di Repubblica chiarendo la propria posizione: “Ho chiuso tutte le pendenze, si è trattato di un disguido”. Gli fa eco il proprio legale: “Errore dovuto a norme non chiarissime, il mio assistito ha desiderato chiarire subito la propria posizione attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso“, ha concluso l’Avvocato Roberto Cordeiro Guerra. Daniele Orsato, invece, ha scelto la strada del “no comment”.

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Questa vicenda, però, non è ancora finita perchè alla luce di quanto emerso la Procura Federale della FIGC potrebbe aprire un’inchiesta con possibili sanzioni disciplinari anche piuttosto importanti. La carriera dei soggetti coinvolti potrebbe essere di fronte a un bivio.

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