Lo sport è una passione nella famiglia Maddaloni: ecco chi è il fratello di Marco e cosa fa nella vita

Uno l’abbiamo imparato a conoscere attraverso il piccolo schermo, l’altro per le sue incredibili gesta sul tatami.

Marco Maddaloni è entrato da pochissimo nella casa del Grande Fratello, il suo nome non è nuovo ai più. Il classe 1984 ha infatti partecipato già a diversi reality. La sua avventura in televisione è iniziata nel 2013 quando è chiamato a sostituire Alessandra Sensini a Pechino Express, in coppia con Massimiliano Rosolino diventano ‘Gli Sportivi’ – uno nuotatore, l’altro judoka.

Pino Maddaloni, chi è il campione di judo e fratello di Marco
Pino Maddaloni, fratello di Marco, qui festeggia una delle tante vittorie ottenute in carriera – cityrumors.it (fonte foto IG @pinomaddaloni)

La sua carriera nel mondo dello spettacolo non finisce qui perché diventa tutor a Detto fatto da Caterina Balivo, vince poi la quattordicesima edizione de L’isola dei famosi nel 2019 e ritorna l’anno dopo come ‘salvavita’. Non tutti sanno che ha un fratello più grande, anche lui talento del judo noto al grande pubblico soprattutto per le tante medaglie vinte.

Chi è Pino Maddaloni, fratello di Marco e oro olimpico

Ha iniziato a muovere i primi passi sul tatami a soli due anni, è il padre Giovanni a far appassionare sia Marco che Pino Maddaloni. I due fratelli sono nati l’uno a distanza di otto anni dall’altro, per un lungo periodo hanno condiviso la passione per il judo, poi ognuno è andato per la propria strada. Il più grande lo abbiamo visto trionfare in diverse Olimpiadi, la sua è una carriera d’eccezione.

Pino Maddaloni, cosa fa oggi l'oro di Syndey per il judo
Oggi ha 47 anni Pino Maddaloni, dopo aver vinto tanto in carriera è diventato arbitro internazionale di judo – cityrumors.it (fonte foto IG @pinomaddaloni)

Il suo talento cristallino si intravide sin da subito, è rimasto imbattuto nelle categorie giovanili per nove anni di seguito, riuscendo a vincere per ben 13 volte il titolo di Campione d’Italia. Nel 2000 arriva l’oro alle Olimpiadi di Sydney nella categoria 73kg. Viene addirittura insignito della nomina a Commendatore della Repubblica dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi. Dopo l’infortunio al ginocchio però non è più lo stesso, vince tanto nel corso degli anni ma alle Olimpiadi di Pechino non riesce ad arrivare sul podio.

È anche per questo che decide di appendere il judogi al chiodo, occupandosi di allenare per un periodo la nazionale italiana non vedenti. Nel 2017 invece ottiene la qualifica di arbitro internazionale. È stato una delle figure più influenti del mondo dello sport in Italia, tanto che le sue imprese sono state raccontate nel film per la televisione L’oro di Scampia, uscito nel 2014.

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