Uno studio realizzato da un gruppo di scienziati di Oxford rivoluziona le abitudini a tavola: le regole che ci hanno sempre insegnato, sono sbagliate
Un nuovo e recente studio effettuato da una serie di scienziati, ha rivoluzionato il pensiero comune legato al Galateo e ad uno dei principali aspetti: qual è il comportamento migliore quando si sta a tavola? Cosa bisogna fare? Come e quando si deve mangiare? E quali errori non vanno commessi? Una delle prime regole sul bon-ton e sui costumi che caratterizzano il nostro comportamento a tavola, è stata completamente rivoluzionata.

“Fino ad oggi vi hanno sempre detto una cosa sbagliata, ed il comportamento che generalmente tenevate a tavola, non è giusto. O meglio, non vi porta ad una soddisfazione totale”. A parlare è un portavoce di un gruppo di scienziati di Oxford, che ha riscritto in modo definitivo una delle regole fondamentali che ci hanno insegnato fin da bambini.
Basta mangiare con le posate e con la bocca chiusa
Di cosa stiamo parlando? Avete presente quando i nostri genitori o i nostri nonni ci hanno imposto la prima regola di comportamento legata al saper stare a tavola? Bene… dimenticatela. Secondo gli esperti, non è vero che, mangiare con la bocca chiusa e usare la forchetta e il coltello siano il comportamento migliore da adottare. Secondo un nuovo studio britannico, non dovremmo nemmeno prendere in considerazione questo galateo a tavola. “Il cibo ha un sapore migliore se mangiato con le mani, e in tutti questi anni la gente ha continuato a sbagliare”, ha dichiarato Charles Spence, ricercatore dell’Università di Oxford.

Ma è davvero così? Lo studio condotto, sembra non avere dubbi. Il nostro senso del tatto risulta essere fondamentale per la percezione del cibo, una volta che viene ingerito. Le ricerche effettuate dimostrano che manipolando il cibo, oltre a mangiarlo, la nostra esperienza gustativa risulta essere più profonda. Pensate ad una mela: sentirne la consistenza liscia o granulosa, permette a chi la mangia di apprezzare maggiormente la croccantezza succosa e dolce del primo morso. Stesso discorso quando mangiamo le patatine fritte: la sensazione di avere i granelli di sale sulle dita rappresentano un ulteriore forma di appagamento. Stesso discorso per il residuo zuccherino della crema al burro che resta sulle dita dopo aver azzannato una fetta di torta di compleanno. Per gli scienziati è come mangiare due volte.
Ma esiste anche un altro vantaggio, legato ad un aspetto spesso demonizzato: mangiare a bocca aperta e producendo suono: “Qualcosa che apprezziamo molto nei cibi croccanti e friabili. Sia le patatine che le mele vengono percepite come più saporite quando il suono di quello scricchiolio è amplificato. Per sentire meglio lo scricchiolio di un cracker, di un pane croccante o di una manciata di popcorn, faremmo meglio ad abbandonare le nostre buone maniere a tavola.” Chissà se i vostri commensali la penseranno allo stesso modo…





