Arrestato un uomo per un atto osceno ai danni di una studentessa. L’indagine svela una serie di episodi simili nel quartiere
Un episodio sconvolgente a Tokyo. La polizia ha arrestato un uomo di 25 anni con l’accusa di aver commesso un atto osceno. Quest’ultimo si sarebbe avvicinato a una studentessa delle superiori e, secondo le accuse, l’ha costretta a toccargli la parte inferiore del corpo. L’arresto, poi, ha scoperchiato un vaso di Pandora inimmaginabile. E che ha svelato una serie di incidenti analoghi, gettando un’ombra inquietante sulla sicurezza delle strade.

L’incidente, riportato dal Sankei Shimbun, è avvenuto la notte del 30 aprile. La giovane studentessa stava tornando a casa lungo una strada del quartiere. A quel punto è stata avvicinata.
Secondo la polizia, Masato Honda, un dipendente d’azienda, le ha afferrato la mano. Poi, in un gesto agghiacciante, le avrebbe fatto toccare l’inguine attraverso i pantaloni. Non solo, l’uomo avrebbe anche pronunciato frasi sconcertanti. Le avrebbe detto che si sarebbe guadagnata dei soldi se avesse “dato un’occhiata”.
Interrogato dalle autorità, Honda ha parzialmente negato le accuse, ammettendo di non essere riuscito a reprimere il suo desiderio, ma negando di averle permesso di toccare il suo corpo. Una dichiarazione che non ha convinto gli investigatori.
Le telecamere incastrano il molestatore e gli altri casi
L’identificazione di Honda è stata possibile grazie alle cruciali riprese delle telecamere di sorveglianza stradale. Le immagini hanno mostrato la sua auto ferma sulla strada proprio al momento dell’incidente, fornendo agli inquirenti l’elemento chiave per risalire all’aggressore.

Ma la scoperta più allarmante è arrivata durante l’interrogatorio. La polizia ha rivelato che nel quartiere di Nerima erano già stati segnalati una serie di incidenti simili tra aprile e maggio.
E la confessione di Honda ha confermato i timori: “Ho fatto la stessa cosa circa 10 volte“, avrebbe dichiarato l’uomo, ammettendo una serialità nelle sue azioni. Questo significa che la studentessa non è stata l’unica vittima di questi atti riprovevoli, e che altri episodi simili potrebbero essere avvenuti nella zona, creando un clima di paura e insicurezza.
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Le indagini sono ora concentrate a identificare eventuali altre vittime e a ricostruire l’esatta sequenza e la portata delle azioni di Honda.