Appartamenti trasformati in case d’appuntamento: blitz della Polizia

Una importante operazione delle forze dell’ordine nella mattinata di oggi ha portato a chiudere due case d’appuntamento illegali gestite da cittadini di origine cinese

Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba ad Asti, dopo che un’indagine condotta dalla Polizia di Stato ha fatto emergere un sistema strutturato e perfettamente operativo di prostituzione organizzata, con due appartamenti usati come basi operative che una donna, di origine cinese con regolare permesso di soggiorno per lavoro, gestiva per gli appuntamenti con alcune ragazze e per questo individuata come principale responsabile del giro illegale.

Appartamenti trasformati in case d’appuntamento: blitz della Polizia – Cityrumors.it

La tratta delle ragazze destinate alla prostituzione agisce come una vera e propria impresa dove organizzazioni criminali operano un vero e proprio business di milioni di euro. Un fenomeno criminoso che si articola in tre fasi, la prima inizia con le promesse fatte alle ragazze da parte dei trafficanti di avere un lavoro onesto e ben remunerato, seppur lontano dalla terra e dalle famiglie di origine. La seconda con i trasferimenti via mare o terra e l’ultima trasforma queste ragazze in semplice merce per soddisfare i desideri, ma anche le frustrazioni sessuali altrui.

Un business a livello mondiale

La motivazione è sempre la stessa, la falsa promessa di una vita migliore e la garanzia di un lavoro ben retribuito. Ma in pratica tutte si ritrovano schiave di un’organizzazione che sulla loro pelle organizza un giro criminoso che muove tantissimi soldi. La prostituzione è un argomento che accomuna tutti i Paesi a livello internazionale e molte sono state le leggi per regolare e risolvere soprattutto la questione del racket, legato a questo problema sociale, senza mai arrivare però a una soluzione.

Un business a livello mondiale – Cityrumors.it

In Italia i controlli sono sempre più serrati ma, se sempre meno sono le famigerate lucciole presenti in strada al calare della sera nella varie città della Penisola, sono aumentate le case d’appuntamento assolutamente illegali gestite da organizzazioni senza scrupoli. L’ultimo blitz è stato effettuato alle prime luci dell’alba a Asti, in Piemonte, dalla Polizia di Stato che ha portato alla scoperta di un giro di prostituzione all’interno di due appartamenti gestiti da una donna di origine cinese, peraltro in possesso di regolare permesso di soggiorno e di lavoro nel nostro Paese.

Ragazze costrette a prostituirsi

Le indagini condotte dalla polizia della cittadina piemontese, coordinata dalla Procura della Repubblica locale, ha portato quindi all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa poi dal gip nei confronti della cittadina di origine cinese. La donna faceva usare infatti due suoi appartamenti ad Asti a delle connazionali non in regola con il titolo di soggiorno, che dovevano prostituirsi e destinare a lei i proventi dell’attività tra l’altro pubblicizzata a dovere attraverso alcuni annunci dedicati e pubblicati su quotidiani locali.

Ragazze costrette a prostituirsi – Cityrumors.it

I guadagni, secondo l’accusa, venivano consegnati direttamente alla presunta sfruttatrice, che per mantenere un controllo costante e monitorare che tutto si svolgesse secondo gli “accordi” aveva fatto installare delle telecamere a circuito chiuso gestite da remoto. L’operazione si è conclusa con il sequestro dei due appartamenti adibiti a case di appuntamento, di 50mila euro in contanti e con l’identificazione di tre donne e un uomo, tutti cinesi irregolari e senza documenti che, oltre a essere stati deferiti all’Autorità giudiziaria, sono stati destinatari di provvedimenti di espulsione immediata, con l’obbligo quindi di lasciare l’Italia.

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