Una vera e propria tragedia quella che si è verificata all’estero dove un italiano è rimasto vittima di un grave attacco da parte di uno squalo: ha perso una gamba
Una tragica notizia quella che arriva direttamente dall’Australia. Una vicenda che vede coinvolto anche il nostro Paese. Un ragazzo di 20 anni, Matteo Mariotti, è stato azzannato da uno squalo. Il ragazzo è vivo per miracolo, anche se ha perso una gamba nello scontro con il pericoloso pesce. Direttamente sui social network ha raccontato la sua drammatica disavventura.
Queste le sue parole: “Questo video l’ho fatto partire pochi istanti dopo l’ultimo morso, volevo dirvi addio, non avrei mai pensato di sopravvivere a quel mostro. Ho perso tanto sangue e la gamba, non so se me la taglieranno tutta o se resterà a metà ma non importa ormai. Voi siete i miei eroi, mi state dando la forza di andare avanti con i vostri messaggi e le vostre chiamate, il mio unico sogno è quello di rivedervi. Scusatemi se non riesco a rispondevi, ma sono molto stanco e mi fa male la testa“.
Il ragazzo si trova nel Paese estero per motivi di studio e lavoro da novembre dello scorso anno. Il filmato, in un primo momento, aveva fatto il giro della rete. Successivamente, però, è stato rimosso per via dei contenuti troppo sensibili e che potevano causare non pochi danni agli utenti.
La vicenda è stata raccontata dalla ‘Gazzetta di Parma‘. Il tutto si è verificato la scorsa settimana, precisamente venerdì 8 dicembre. Il 20enne si trovava sulla spiaggia 1770 nello Stato del Queensland. Queste le parole del giovane al noto quotidiano romagnolo: “Erano le 16:30 e avevo appena saputo che mio nonno Giovanni era morto. Avevo bisogno di rilassarmi e ho pensato di fare un bagno non lontano dalla riva.
Ho preso una piccola telecamera per riprendere i pesci. Dopo qualche passo nell’acqua ho sentito una terribile fitta a un piede“. Si trattava proprio di uno squalo. Non ha avuto neanche il tempo di realizzare che il pericoloso pesce gli ha azzannato la gamba: “Ha cominciato a trascinarmi al largo per divorarmi, come di solito fanno con le prede“. Solamente grazie all’intervento di un amico si è evitato il peggio.
“Urlavo con la paura che lo squalo potesse raggiungermi e mangiarmi. Sono riuscito a divincolarmi e ho acceso la telecamera per girare il video di addio. Urlavo per chiedere aiuto sulla spiaggia al mio amico Tommaso Agosti. Lui mi ha trascinato e portato a riva. Mentre chiamava i soccorsi mi ha stretto la gamba ferita per fermare l’emorragia. Non ho più una gamba, ma sono vivo. Sono sicuro che è stato mio nonno a proteggermi“.
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