Basta baby-influencer, legge bipartisan Pd-Fdi: ora cambia tutto

C’è un ddl che sta camminando in Senato per mettere fine a una situazione che va avanti da troppo tempo e che sta dilagando

Ragazzi e soprattutto bambini, adolescenti per farci capire che non guidano una macchina, non hanno un mutuo, non votano ma guadagnano migliaia di euro, in alcuni casi anche milioni perché lavorano sui social e hanno account su diverse piattaforme e sfruttano la loro immagine con gli altri coetanei ma anche ai loro genitori per sponsorizzare la qualunque sui social. E monetizzano, quindi lavorano.

Un giovane ragazzo mentre si mette a giocare davanti alla console
Basta baby-influencer, legge bipartisan Pd-Fdi: ora cambia tutto (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il problema è che sono minorenni e le piattaforme del web da questo punto di vista non sono state attente anzi sono state molto superficiali. E le Istituzioni europee e nazionali si stanno muovendo a passi veloci per razionalizzare tutto e soprattutto regolarizzare ogni situazione, trattandosi di bambini per la maggior parte che non hanno compiuto nemmeno 10 o 14 anni. Un’assurdità.

Molti di loro, se non proprio tutti o quasi tutti guadagnano decine di migliaia di euro per sponsorizzare e praticamente vendere sul web attraverso i social media prodotti come giocattoli, console o qualsiasi altro genere. Ma a tutto questo si sta mettendo un freno e anche alla svelta, e quello che più conforta tanti genitori è che si tratta di un disegno di legge che vuole mettere un freno al fenomeno dei baby influencer, e a portarlo avanti è Lavinia Mannuni, senatrice di Fratelli di Italia che viene sostenuta e anche tanto dal Partito Democratico.

Basta mini-star sul web: in arrivo la patente digitale

E’ diventato uno sforzo bipartisan molto importante che vuole dare vita a regole fondamentali, reali e vere non solo per evitare quello che è a tutti gli effetti il lavoro minorile su piattaforme come YouTube, Instagram e TikTok, e non solo, ma soprattutto anche ai contenuti che si va a creare e utilizzare per vendere questi prodotti e per spingerli.

Uno dei punti su cui si concentra il disegno di legge “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale”, al momento all’esame dell’VIII commissione del Senato, è proprio questo: evitare lo sfruttamento di under18 da parte dei tutori legali del bambino o ragazzo. Da parte delle Istituzioni si obbligheranno le piattaforme del web più importanti ad avere maggiore trasparenza sulle sponsorizzazioni e attenzioni per evitare che si faccia pubblicità occulta attraverso i profili dei ragazzi o bambini.

Le piattaforme usate dai ragazzi minorenni che hanno un account
Basta mini-star sul web: in arrivo la patente digitale (Ansa Foto) Cityrumors.it

Le linee guida saranno indicate dall’Agcom appena entrerà la nuova legge che regolamenterà tutte le situazioni che si verranno a creare anche per evitare lo sfruttamento da terze persone. In Italia questo fenomeno dei baby influencer è in crescita, anche se negli Stati Uniti è un fenomeno dilagante dove ci sono alcuni bambini che non hanno compiuto dieci anni che fanno dei guadagni incredibili, diventando anche idoli a loro volta, dovendo anche convivere con una certa e pesante pressione.

Il più ricco al mondo si chiama Ryan Kaji, mamma vietnamita e papà giapponese: classe 2011, i suoi guadagni nel 2025 si aggirano intorno ai 35 milioni di dollari secondo Forbes.

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