Un anno per rispettare le regole altrimenti il rischio è quello di non poter girare per l’Europa. Andiamo a conoscere le novità della carta d’identità
La tecnologia sta cambiando il mondo e anche la carta d’identità cartacea ha ormai la data di scadenza definitiva. Una svolta legata alle regole europee, che sono state introdotte nel 2019. Una novità che costringerà i cittadini ad intervenire per consentire di poter viaggiare nel Vecchio Continente liberamente e senza particolari limiti.

La deadline è fissata per il 3 agosto 2026. Da quel momento, a prescindere dalla data di scadenza, la carta d’identità elettronica non sarà assolutamente più valida e bisognerà utilizzare quella elettronica. Un conto alla rovescia iniziato anche se, come evidenziato dal Corriere della Sera, non è chiaro ancora quanti documenti simili sono in circolazione. La CIE ormai da tempo è in circolazione e molti cittadini la utilizzano per poter accedere ai servizi elettronici presenti nel nostro Paese.
Addio alla carta d’identità cartacea: ecco i dettagli
La carta d’identità cartacea ha accompagnato la vita degli italiani per diverso tempo. Poi qualche anno fa la decisione di inserire in modo non obbligatorio quella elettronica. Ora, però, la situazione è cambiata e da agosto 2026 si potrà utilizzare la CIE per poter viaggiare in Europa visto che la precedente non sarà più valida per l’espatrio.
Una novità davvero particolare e che costringerà i cittadini a dover cambiare la propria carta d’identità a prescindere dalla data di scadenza. Da sottolineare come l’articolo 3 del Regolamento Europeo elenca i requisiti che tutti i documenti dovrebbero avere per poter circolare dal 3 agosto 2031. L’assenza dell’MRZ è considerata cruciale e questo ha portato ad anticipare il tutto al prossimo anno.

C’è anche da dire che ormai la carta d’identità cartacea è davvero utilizzata da pochissime persone a causa dei servizi che sono praticamente tutti online. Ma, secondo i numeri che si hanno a disposizione, in circolazione entro il 3 agosto 2026 ci saranno circa 5 milioni di carte e, quindi, l’8% degli italiani