Clamoroso in Sicilia, risarcito un bambino: “Durante il lockdown aveva il diritto di giocare”

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha riconosciuto il danno subito per un’ ordinanza dell’allora presidente Musumeci più restrittiva delle decisioni del governo Conte

Un’ordinanza “contingibile e urgente”, dell’allora governatore Nello Musumeci, vietò a un bambino (come a tutti gli altri residenti in Sicilia in quel periodo) per cinque giorni di uscire e di giocare all’aperto. Oggi gli è stato accordato un risarcimento simbolico di 200 euro al giorno per un totale di mille euro perchè quel divieto è stato identificato come immotivato e quindi dichiarato “illegittimo”.

Un bambino risarcito per eccesso di lockdown – Cityrumors.it –

 

Isolamento sociale, mancanza di contatto fisico, didattica a distanza: alla luce delle restrizioni imposte in quel periodo, nessuno, in quel momento così difficile per il mondo intero, poteva immaginare quali conseguenze queste situazioni potessero avere sullo sviluppo di bambini e adolescenti, ma soprattutto ha saputo porre un rimedio, durante e soprattutto dopo.

Una sentenza simbolica, ma rivoluzionaria

La pandemia da Covid 19 ha certamente sconvolto il mondo. Oltre a provocare migliaia di morti, ha innescato vari meccanismi che probabilmente non sapevamo neanche esistessero nelle nostre vite, a partire da quell’incredibile periodo di reclusione forzato imposto dal lockdown, prima totale e poi parziale, che il nostro governo aveva adottato come strategia per contenere la diffusione del virus. Ma, per un periodo così lungo di costrizione casalinga, le conseguenze potevano essere prevedibili, soprattutto nei bambini e adolescenti privati delle loro abitudini scolastiche, dei loro compagni, del loro sport e della possibilità di socializzare con i coetanei. Oggi arriva una sentenza che, almeno in parte, risarcisce un bambino siciliano di tutto ciò che gli era stato privato in quei giorni. 

L’ex ministro Nello Musumeci – Cityrumors.it –

 

Illegittimo impedire almeno di giocare

Infatti, un bambino, allora undicenne, aveva fatto causa tramite i suoi genitori alla Regione Sicilia per eccesso di lockdown. Oggi la decisione del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana gli ha dato pienamente ragione. In quei giorni, accodandosi a un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, emesso il giorno prima, la Regione Sicilia varò norme più stringenti per il lockdown. Infatti se da Roma era stato imposto il divieto di svolgere qualsiasi attività motoria all’aperto, anche in forma individuale, “ivi inclusa quella dei minori accompagnati dai genitori”, ma con la deroga che consentiva di uscire, correre, giocare e sgambare “nei pressi della propria abitazione”, la Sicilia fu anche più severa, eliminando quest’ultima, letterale e unica “via d’uscita” da casa. Nella motivazione si legge che in Sicilia non c’era stato “alcun evento ecatombale che in ipotesi si fosse verificato in poche ore”, anzi lo stesso Musumeci dava atto di una situazione sanitaria migliore di quella del resto del Paese. Al bambino  è stato accordato un risarcimento simbolico di 200 euro al giorno, totale mille euro.

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