Una vicenda che non fa che allargarsi sempre di più con nuove situazioni che spuntano ma tante altre che sono smentite dai fatti
Un caso infinito. E sempre con situazioni che spuntano improvvise e che fanno molto discutere. L’ultima novità sarebbe un nuovo supertestimone che è spuntato a sorpresa anche se si tratta di situazioni già verificate.

Secondo alcune ricostruzioni sarebbero stati consegnati degli oggetti come un martello, un attizzatoio e una piccozza che sarebbero stati trovati nella roggia di Tromello, non molto distante da una casa di famiglia delle gemelle Cappa anche se questi oggetti sarebbero stati consegnati da una persona qualche anno fa.
Si tratterebbe di un muratore egiziano, che mentre stava tornando da lavoro avrebbe notato una busta in mezzo all’acqua e incuriosito l’ha raccolto e poi portata direttamente ai carabinieri e avrebbe recuperato questi reperti prima che il canale, alcuni anni fa, venisse dragato. Ora si attende che possano essere controllati.
Marco Poggi non era in montagna con i genitori? C’è la prova che è così
trasmissione su Rai2 è intervenuta anche Rita Preda, madre della vittima e di Marco Poggi, tirato di nuovo in ballo da un albergatore trentino. In un articolo sul settimanale Giallo, l’uomo aveva sostenuto che il fratello della vittima non si trovava nel suo hotel il giorno del delitto, durante le vacanze che stava trascorrendo con i genitori.
«Valuteremo col nostro avvocato se muoverci in qualche modo, non possiamo accettare che continuino a buttare fango su di noi». E sul figlio insiste. «Nostro figlio era in vacanza con noi. In questo articolo sono dette tante falsità. Vedremo, non voglio dire altro per il momento»